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APPROVATO ALL’UNANIMITÀ UN MIO ORDINE DEL GIORNO, PIÙ RISORSE PER LE TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA NEI SITI SENSIBILI: BUS, STAZIONI, AMBULATORI MEDICI, SINDACATI

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Venezia, 12 marzo 2024 – Sedi sindacali, associazioni che promuovono la memoria, stazioni ferroviarie. Ma anche presìdi medici in specie notturni e, ultimamente, pure i mezzi di trasporto: sono solo alcuni dei siti cosiddetti “sensibili” che in epoca più o meno recente sono stati assaltati da malviventi e sbandati, e che potranno d’ora in poi essere controllati grazie a maggiori risorse da destinare ai circuiti di telecamere. È l’esito di un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che la capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, ha presentato all’attenzione dell’aula. «La massima assemblea veneta -spiega soddisfatta la consigliera- ha deliberato di invitare la giunta Zaia ad attivarsi per incrementare, verso il 2025, le risorse del programma denominato “Sistema integrato di sicurezza urbana”, al fine di realizzare un maggior numero di progetti di videosorveglianza».

L’ordine del giorno Baldin è stato infatti associato al disegno di legge regionale numero 236, che aveva l’obiettivo di modificare la LR 9/2002 in tema di promozione della legalità e della sicurezza, e che è stato puntualmente approvato nella seduta di martedì: esso disciplina i contributi erogati dalla Regione a favore degli enti locali, privilegiando le azioni di prevenzione. In particolare, la Regione concorre al finanziamento di progetti integrati, presentati in forma singola o associata, volti a risanare aree ad alto tasso di criminalità attraverso vigilanza di quartiere, adeguamento tecnologico delle polizie locali, sostegno delle fasce più deboli e a rischio dell’incolumità personale, recupero delle aree dismesse e potenzialmente pericolose, interventi contro l’usura, la diffusione delle droghe e l’alcoolismo. Lo scopo voluto dall’esponente del M5S è accendere un faro soprattutto verso quegli spazi ad uso pubblico che loro malgrado sono finiti nelle cronache per via dell’azione violenta di alcuni facinorosi, a partire dall’assalto alle sedi della CGIL e dell’ANPI.  

«Ma penso ai casi di aggressione negli ambulatori, in specie dove lavorano dottoresse e infermiere -conclude Erika Baldin- e purtroppo anche agli autobus, come avvenuto gli ultimi giorni nell’area metropolitana di Venezia. La sensazione di insicurezza è crescente in questa Regione, e non risparmia alcuna fascia d’età. Per questo ho inteso rimarcare la questione dei siti sensibili: la prevenzione dei reati libera risorse per il miglior pattugliamento e supervisione del territorio. Ed evita l’incancrenirsi di zone esasperate, sottratte al potere dello Stato, come ad esempio le strade che circondano la stazione di Mestre e di Marghera. A proposito della quale, ricordo che la maggioranza di centrodestra aveva respinto un mio emendamento alla Legge di Stabilità 2023 che chiedeva di erogare un milione per finanziare progetti di inclusione sociale e culturale, nonché di sensibilizzazione agli effetti delle tossicodipendenze, in modo da affiancare alla repressione dei fenomeni criminosi anche la rigenerazione urbana e la cura dal punto di vista sociale».

erika baldin

The author erika baldin

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