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Oggi un popolo sovrano, quello inglese, esercita il suo diritto di scegliere democraticamente il proprio futuro. Questo basterebbe già a dire che il Regno Unito ha già vinto. Una condizione che in Italia, dove di questa Europa avremmo da lamentarci più degli inglesi, ci sembra impensabile.

Gli orizzonti dipinti dai media in caso di Brexit, dai rappresentanti delle multinazionali e da molte istituzioni finanziarie che hanno interessi specifici sono catastrofici. E’ la strategia del terrore di chi sostiene il “Remain” volta a impaurire gli elettori su ipotetici eventi catastrofici in caso di uscita. La realtà è ben diversa e più complessa: di certo il Regno Unito e gli altri Paesi dell’UE avranno interesse assoluto a rinegoziare accordi bilaterali nelle materie di interesse comune attualmente in vigore. Il Regno Unito si libererebbe al contempo di numerosi vincoli dell’UE in ambito di welfare, immigrazione, governance economica e finanziaria.

Per questo noi del M5S non riteniamo affatto catastrofica la vittoria del “Leave”.

Davanti a questo esempio di democrazia rivendichiamo nuovamente il nostro diritto di autodeterminazione, come italiani e come veneti.

In Italia non si tiene un referendum sull’Europa dal 1989, ed i cittadini dovrebbero poter esprimere la loro opinione, per esempio sulla moneta unica, senza dover sempre subire decisioni calate dall’alto. In ogni caso il Governo italiano dovrebbe negoziare con Bruxelles condizioni favorevoli alla sua permanenza in UE su una molteplicità di fattori che attualmente premiano solo ed esclusivamente i Paesi del Nord Europa. Ovviamente questo sarà possibile solo con un governo 5 Stelle. Renzi, al contrario di Cameron e di quanto faremmo noi, si è sottomesso alla Merkel come un cagnolino.

Vogliamo garantire le specificità di ogni nazione e per preservare il nostro tessuto socioeconomico e industriale. Qualunque sia l’esito del referendum, la situazione nel Regno Unito e le difficoltà di molti altri Paesi europei confermano il totale fallimento dell’attuale sistema di governance europeo basato sul modello del “one-size-fits-all”, incapace di rispondere a molte sfide e criticità.

Come veneti vogliamo rivendicare le nostre specificità presto, votando sulla nostra autonomia attraverso un referendum. Confidiamo che questa consultazione popolare si possa tenere entro il 2016.

I consiglieri regionali M5S Jacopo Berti, Erika Baldin, Simone Scarabel e Manuel Brusco

erika baldin

The author erika baldin

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