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CORONAVIRUS/CROCE ROSSA. BALDIN (M5S): STREPITI DELLA MAGGIORANZA PER DANNI D’IMMAGINE PER JESOLO, INVECE CAVARZERE TRATTATA ANCORA COME UN TERRITORIO DI SERIE B

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«Tutto come al solito. Strepiti e urla (interessati?) per il “danno d’immagine” che subisce Jesolo e subito si nasconde la polvere sotto il tappeto. Peccato che il tappeto sia, come spesso succede in questo Veneto dai due pesi e due misure, una Cavarzere ancora snobbata dalle istituzioni».

Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, che prosegue, puntando dapprima sull’aspetto sanitario: «Il nuovo focolaio con i 43 ospiti del centro della Croce Rossa di Jesolo positivi al Coronavirus merita, da parte della Regione, qualche riflessione più approfondita sul funzionamento del piano regionale di sanità pubblica. Mi chiedo se a palazzo Balbi stiano ragionando sull’opportunità di ampliare e potenziare lo screening preventivo con i tamponi alle categorie a rischio, come gli ospiti e gli operatori di simili strutture (si è scoperto il caso per un ricovero in ospedale). Anche il caso dei poliziotti in Questura a Venezia, con il lamento dei sindacati di categoria, imporrebbe un focus particolare sulla questione».

«La cautela e la prevenzione – ribadisce la consigliera M5S – sono la strada per contenere la circolazione del virus, ben prima di far balenare immagini di chiusure alle frontiere che, se pensiamo alla crisi del turismo, vanno gestite dal punto di vista mediatico con molta attenzione. Sperando che su questo fronte il super-comunicatore-Zaia non faccia scivoloni (come di recente), sul caso di Jesolo stiamo invece osservando un insopportabile, ma purtroppo abituale, doppiopesismo della maggioranza leghista in Regione».

«Al sindaco di Cavarzere Henri Tommasi, che si vede arrivare un bus di migranti contagiati senza esserne informato, va tutta la mia solidarietà. Spero si aggiunga – chiosa la politica veneziana – , con un aiuto concreto in uomini e mezzi della Protezione Civile regionale per gestire questi improvvisi ospiti, anche quello del presidente Zaia. Inutile chiederlo ai suoi sodali, prontissimi a proteggere Jesolo dal virus dei migranti. Se ad ammalarsi fossero stati dei ricchi stranieri nelle loro suite a cinque stelle o degli albergatori locali, ci sarebbe stata una simile levata di scudi? Avrebbero chiesto di mandare pure loro in quarantena a Cavarzere?».

«Non si mischi – conclude Baldin – la gestione sanitaria del Covid con gli interessi di bottega, e non si usino i centri turisticamente meno attrattivi e scintillanti come territori di serie B, dove nascondere velocemente la polvere sotto il tappeto. Il problema delle strutture di accoglienza è di come funzionano e di come vengono controllate. Non di dove siano ubicate. Voglio ancora sperarlo.».

venerdì 17 luglio 2020


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

Tags : CavarzereCoronavirus
erika baldin

The author erika baldin

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