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Venezia, 5 giugno 2024 – «Zaia si attivi per scongiurare il taglio di opere pubbliche già programmate dai Comuni veneti, per effetto della spending review del governo Meloni. La sforbiciata nei confronti dei Comuni veneti è pesantissima, la sola città di Padova ha stimato un taglio governativo di oltre 2 milioni di euro: vogliamo sapere quali opere veneto sono a rischio per effetto del nuovo decreto del governo Meloni». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in consiglio regionale, che nella giornata di oggi ha depositato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta regionale “se intenda convocare le rappresentanze regionali di ANCI e UPI per avere informazioni precise circa la ricaduta del decreto interministeriale sui bilanci degli enti di governo del territorio veneto”, con particolare riferimento al taglio di opere pubbliche definanziate in parte o in toto.

«Il governo Meloni con una mano continua a spendere soldi per grandi opere inutili e dannose, come il Ponte sullo Stretto che costerà 15 miliardi di euro, mentre con l’altra taglia i fondi ai Comuni virtuosi, come quelli veneti che hanno saputo aggiudicarsi i bandi PNRR: è un controsenso e un’ingiustizia, come già hanno affermato i sindaci del nostro territorio», dichiara Baldin. «Trovo assurdo che, di fronte a questa raffica di tagli, la Regione del Veneto resti muta. Immagino che questo silenzio dipenda dalla vicina scadenza elettorale, ma qui si rischia la macelleria sociale», conclude Baldin, che nell’interrogazione chiede anche alla Giunta regionale di “svolgere un ruolo di mediazione politica tra le istanze degli enti locali e la logica dei tagli della ‘spending review’ scongiurando l’impostazione attuale del decreto”.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

 

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