I consiglieri regionali del M5S Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco e Simone Scarabel citano dei sondaggi sul referendum sulle trivellazioni del prossimo 17 aprile.

“Secondo un sondaggio SWG, gli italiani sono molto sensibili ai temi ambientali: il 52% pensa che la qualità̀ dell’ambiente sia seriamente minacciata, e il 64% che la tutela dell’ambiente sia una necessità.

Questo dovrebbe far sperare bene in vista del referendum del 17 aprile. Invece non basta: solo il 22% dice di essere informato su questo referendum, mentre il 40% ne ha solo sentito parlare.

La stragrande maggioranza degli intervistati (il 78%) voterebbe Sì al referendum sulle trivelle. Esattamente come noi e tutti i soggetti contrari alle trivellazioni in mare invitano a fare.

Questo significa che si può raggiungere il quorum come coi referendum sul nucleare e che si può vincere ma solo se si fa una massiccia informazione per diffondere la conoscenza dei quesiti e a favore dell’affluenza alle urne.

Come abbiamo fatto fin dal principio, chiediamo la collaborazione di tutte le forze politiche alla campagna informativa e soprattutto sollecitiamo i media nazionali e locali a parlarne.

Dovrebbero esserci servizi giornalieri dedicati al tema e approfondimenti nei talk show.”

Erbicidi cancerogeni (glisofate) usati in ambiente urbano

Non solo Pfas. Il glifosate messo in commercio dalla Monsanto con il nome di Roundup, viene utilizzato nella preparazione di numerosi erbicidi destinati all’agricoltura, ma anche al giardinaggio e alla cura del verde pubblico.

Questa sostanza è nociva per l’uomo e per l’ambiente, come anche l’OMS conferma.

La consigliera del M5S Erika Baldin ha presentato un’interrogazione regionale agli assessori all’ambiente e alla sanità. “Le piogge che stanno per arrivare veicoleranno questi veleni in modo più rapido, inquinando le nostre acque – rivela la consigliera – Chiediamo di intervenire con urgenza evitare ulteriori danni per la popolazione, le falde acquifere e l’ambiente. Le imprese vengono lasciate sole nella gestione di questi rischi, ma senza le informazioni e il supporto adatti equivale ad abbandonarle con danni per loro e per i consumatori”.

Il consigliere del M5S Manuel Brusco aggiunge: “Chissà quanti danni abbiamo già subito a causa di queste sostanze. Dobbiamo essere rapidi, non aspettiamoci avvelenamenti plateali e mediatici. Questo è un tipo di danno silenzioso e lento. Le esperienze come quella della terra dei fuochi dovrebbero aver educato le istituzioni ad agire tempestivamente. Almeno è quello che speriamo”.

Simone Scarabel, da sempre vicino alla tutela del prosecco dice: “Tutti noi inorridiamo al solo pensiero di mangiare una bistecca fatta con carne estrogenata. Il giorno in cui il mercato avrà lo stesso ribrezzo per i pesticidi come farete a vendere il vostro prosecco? Lo dico nel vostro interesse: cercate alternative, siete ancora in tempo, altrimenti quando la cultura ripudierà queste sostanze, il vostro business sarà finito. E non potrete salvarvi accusando chi ha fatto una corretta informazione, come noi”.

Le lobby come la Monsanto, contro la quale lottiamo anche in Europa coi nostri colleghi, hanno un immenso potere. Ma noi non abbiamo paura. Li affrontiamo nello stesso modo in cui fronteggiamo gli altri poteri forti, dalle banche alla politica fino alla mafia”.

I tre consiglieri concludono: “Siamo dalla parte dei cittadini per salvaguardare la loro salute, al contrario di chi tutela gli interessi delle corporation. La buona politica fa questo e lo fa velocemente”.