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Piano Strategico Innovazione, Baldin (M5S): “Le imprese vanno aiutate nel processo di innovazione. Questo progetto invece è pieno di incoerenze e mancante”

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La consigliera regionale del M5S Erika Baldin ha espresso un parere critico nei confronti del “Piano strategico dell’Innovazione” per il 2016-2018.

Queste sono le sue argomentazioni, con le quali intende aprire un dibattito costruttivo.

“Iniziamo col dire che la riclassificazione del bilancio regionale, secondo il D.L.118 del 2011, porta come obiettivo una  maggior trasparenza e dettaglio. In realtà in Regione Veneto il bilancio è per macro voci, dunque niente affatto descrittive con il risultato di non far capire nulla.

Se andiamo a guardare il Piano Strategico in particolare troviamo tutta una serie di sotto allegati opachi criptici dal quale possiamo solo capire che sono spariti 8,3 milioni di euro per l’innovazione e la ricerca.

Un Piano strategico dai tratti incoerenti. E’ assurdo che manchino un piano di rilancio della manifattura, eccellenza veneta, con finanziamenti e leggi di sostegno della Smart Manufacturing  ed il digitale.

Il Veneto dovrebbe essere capofila nell’innovazione per la mobilità sostenibile,  abitazioni ecocompatibili, energie alternative al fossile, e la green economy che offre opportunità di sviluppo internazionali, anche spinti dalle necessità di ridurre proprio quelle emissioni inquinanti che stanno intossicando tutto il Veneto.  Ma anche di questo non c’è traccia.

I piani regionali citano “parchi scientifici e tecnologici” ma si chiudono i centri di ricerca, ed i primi diventano condomini con affitti di lusso per aziende.  Mentre il privato come H-Farm galoppa verso il futuro, i soldi comunitari impiegati in queste strutture hanno “gratificato” i soli dirigenti che saranno senz’altro grati alla vecchia politica, con buona pace dei ricercatori lasciati a casa con un contratto scaduto.

Con la discussione di questo piano, ricco di tante belle parole, ma che non trovano riscontro nella realtà veneta, speriamo di dare avvio ad una vera e propria riforma nel campo della ricerca, aumentando le possibilità delle imprese di innovarsi e aiutandole in questo percorso. Non possiamo far pagare affitti stellari a chi fa ricerca (vedi Nanotech al Vega) e poi stipendiare con cifre dell’ordine di 500mila euro dei dirigenti, parcheggiati lì dalla politica.” Conclude Baldin.

erika baldin

The author erika baldin

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