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In merito alle decisione del Cdm di indire il referendum sulle trivelle il 17 aprile, senza accorparlo con le amministrative, i consiglieri regionali Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco e Simone Scarabel attaccano il governo.

“Avevamo chiesto di indire un election day per unire il referendum contro le trivellazioni alle elezioni amministrative – spiegano i 5 stelle -. In questo modo si sarebbero risparmiati 360 milioni di euro, oltre al disagio recato agli elettori. Siamo indignati per questo spreco che come sempre saranno i cittadini a pagare.

E’ la solita incoerenza del Pd che nel 2011 definiva il non accorpare le elezioni come un atto “molto grave””:

Brusco, membro della commissione ambiente parla della strategia del governo: “Lo fanno per impedire di far raggiungere il quorum al referendum. Un governo cinico ed egoista che per vincere le sue battaglie gioca sporco. Figuratevi se ci arrendiamo ora. Lotteremo ancora più forte per portare la gente alle urne. In Veneto la campagna sarà partecipata anche dalla maggioranza di governo. A Roma fischieranno molte orecchie.”

I 5 stelle concludono: “Un Presidente della Repubblica responsabile respingerebbe questa proposta del Cdm. Sarebbe un segnale democratico e in linea coi bisogni di questo tempo.”

erika baldin

The author erika baldin

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