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IL GOVERNO NON STA FINANZIANDO LA Z.L.S. DI MARGHERA, CHIOGGIA E POLESINE. LO AVEVAMO PREVISTO, FINORA È SOLO PROPAGANDA. MA SI RISCHIA DI PERDERE IL TRENO

Governo_Meloni

Venezia, 26 gennaio 2023 – La Zona Logistica Semplificata, istituita per attrarre investimenti nell’area compresa tra Porto Marghera e il Polesine, è tuttora una scatola vuota. Se n’è accorto anche l’assessore regionale Roberto Marcato, che mercoledì ha bollato come «miope e incapace» il governo centrale di centrodestra, colpevole di non aver ancora approvato il decreto attuativo in grado di finanziare il progetto: «È accaduto esattamente ciò che avevamo previsto -commenta Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini- quando, nella discussione della legge di stabilità regionale, assieme alla collega Cristina Guarda di Europa Verde avevamo presentato un emendamento che intendeva spostare al gennaio 2024 l’avvio della ZLS, dal momento che le risorse da parte del Governo non erano ancora state stanziate, e quindi tutto ciò che stava accadendo attorno a questa importante prospettiva era ed è solo propaganda».

Ma le imprese investitrici e le amministrazioni locali non possono più attendere oltre: «Si tratta -ricorda la consigliera- di un contesto da due miliardi e mezzo di euro, con circa 180mila nuovi posti di lavoro previsti, l’incremento del 40% per le esportazioni e dell’8.5% per il traffico portuale. Senza l’ultimo miglio, ovvero l’approvazione di un decreto statale che materialmente eroghi le risorse, tutto ciò resterà lettera morta». Dall’avvio operativo della ZLS verrebbero avvantaggiati soprattutto i porti di Venezia e Chioggia, grazie ad agevolazioni amministrative, semplificazioni burocratiche, condizioni creditizie favorevoli e l’istituzione di una zona franca.

«Per ora, però -prosegue Baldin- c’è solo la predisposizione di un sito informativo da parte della Regione del Veneto, con la mappatura delle aree coinvolte e l’ipotesi di uno sportello digitale anche in inglese, per complessivi 300mila euro a bilancio. Una comunicazione che rischia di essere del nulla». L’esponente del M5S attacca la “filiera” politica che da Venezia e Chioggia conduce alla Regione e quindi al governo nazionale: «Come il Veneto dimentica la sua area meridionale, così Roma -nonostante il profluvio di cariche al potere e di voti al centrodestra- “dimentica” di attribuire i fondi necessari a dare corpo e anima ai progetti inseriti nella ZLS. La lotta intestina tra i Fratelli di una sola parte d’Italia e la Lega, tra centralismo e autonomia differenziata, tutto fa tranne il bene delle cittadine e dei cittadini veneti».

Il trattamento diverso che l’esecutivo Meloni sta riservando alle ZES (Zone Economiche Speciali, già finanziate) e alla ZLS veneta si ripercuote anche nello sviluppo di Chioggia: «Se questo è il governo più sordo di sempre alle esigenze del territorio -conclude Erika Baldin- osservo che davanti alle esigenze di bandiera l’amministrazione comunale clodiense non protesta, non si attiva, non reagisce di fronte a ritardi esiziali. Nonostante la possibile perdita di investimenti preventivati da chi a ragione potrebbe scegliere ubicazioni differenti».

Tags : impresePolesineporto marghera
erika baldin

The author erika baldin

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