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CORONAVIRUS. BALDIN (M5S): SERVE CAUTELA E UNA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PER RISPETTARE LE REGOLE, ANCHE PER NON PENALIZZARE IL TURISMO

Coronavirus/Turismo. Baldin (M5S) su Odg concessioni marittime: «Caner risponda in aula e nel merito, non con reazioni piccate»

«Preso atto che i nuovi tamponi super rapidi raccontano dei progressi dell’industria medica, la priorità di oggi è la cautela. Che il virus dei nuovi focolai sia autoctono o venga da fuori, è comunque ancora presente nel nostro territorio. Quindi significa che: A) lo status emergenziale prolungato dal governo è un provvedimento sensato, anche in Veneto; B) la guardia va tenuta alta, e che ci sia in atto un focolaio in una casa di riposo nel trevigiano non è per niente tranquillizzante. Dopo gli oltre 600 morti nelle Rsa, che ci siano ancora crepe nel sistema delle case di riposo non è accettabile». Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, che prosegue: «Come vediamo, e lo stesso Zaia riconosce, c’è un clima da “liberi tutti”, con comportamenti totalmente sconsiderati. Mascherine e distanziamento addio, dai mezzi pubblici all’onnipresente movida che, invocata come mantra di ripresa durante il lockdown, ora è esplosa, con immagini sempre più eloquenti. Su questo fronte non ci si può limitare ad allargare le braccia, sperando nella buona sorte. Questa è invece una battaglia fondamentale che deve combattere la Regione, da qui all’autunno, con attenzione massima e controlli serrati. Urge poi un impegno particolare nell’opera di convincimento a seguire le buone pratiche, senza limitarsi ad aspettare lo svolgersi degli eventi».

«Se Zaia è un grande comunicatore, lo dimostri ora, prendendo di petto il “cessato allarme” generalizzato che si avverte, e avviando un’incisiva campagna di sensibilizzazione, soprattutto presso i giovani. È una questione di principio, non solo di posti letto occupati, ma è anche un’azione che aiuterebbe la nostra economia. Se il Veneto si mostra sicuro, senza comportamenti a rischio, il turista arriva. Se fioccano nuovi focolai, che siano trevigiani doc oppure importati dalla Serbia, il turista disdice e sceglie Rimini o l’Argentario. Così, meglio non allargare le braccia, ma aumentare multe e controlli».

lunedì 13 luglio 2020


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

Tags : CoronavirusmascherineturismoZaia
erika baldin

The author erika baldin

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