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BALDIN (M5S): INCENERITORE FUSINA PROGETTO CHE GUARDA AL PASSATO. AMMESSA LA MIA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO

erika baldin – m5s inceneritore fusina petizione ammessa

«L’ho detto nelle scorse settimane e lo ribadisco adesso. A maggior ragione dopo l’ok alla VIA regionale, resto fermamente contraria all’ampliamento dell’inceneritore di Fusina. Non mollo e non mollerò. Per questo domani sarò in piazza Municipio a Marghera per partecipare all’assemblea dei comitati». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, annuncia la sua partecipazione alla manifestazione di venerdì 5 giugno alle ore 18,00: «Il mio impegno prosegue immutato e, dopo tutti gli atti presentati in Regione e le pressioni sul Ministero, posso annunciare che è stata ammessa la mia petizione al Parlamento Europeo, che ho presentato a metà aprile d’intesa con Eleonora Evi, europarlamentare M5S in commissione Ambiente. Attendiamo che prosegua il suo iter e possa approdare quanto prima alla discussione in aula».

«Quello di domani – prosegue Baldin – è un appuntamento per ribadire la contrarietà a un progetto miope e potenzialmente molto pericoloso per il nostro ambiente, che sembra voler portare indietro le lancette del tempo. Qui si punta ad accumulare rifiuti per bruciarli, senza chiarire i dubbi di comitati, cittadini e comuni. Mentre fuori dalle stanze di Veritas il mondo va in tutt’altra direzione».

«A Fusina – osserva Baldin – il fatto che nella massa trattata possano finire anche fanghi contaminati da Pfoa e Pfas sembra il gioco delle tre carte: appare e scompare senza mai un chiarimento definitivo. Attenzione, perché neppure i nuovi Pfas a “catena corta” (come è emerso dall’audizione dell’endocrinologo Foresta davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle Ecomafie, qualche giorno fa) sono innocui: danneggiano anch’essi l’organismo, come quelli vecchi. Quindi che nessuno ci propini verità preconfezionate su questo problema: servono dati, confronti pubblici e controlli indipendenti».

«Il business di Ecoprogetto non è in sintonia neppure con l’orientamento dell’Europa. Nel Recovery Plan (il piano EU per la ripresa dopo la crisi causata dal Covid-19) si punta forte sulla transizione verso un’economia sostenibile, legata al green deal, tutelando il territorio e il patrimonio paesaggistico e culturale. L’esatto opposto rispetto all’idea dell’ampliamento, che marchia Venezia e la laguna con un timbro di arretratezza e inquinamento».

giovedì 4 giugno 2020


Erika Baldin ed Eleonora Evi hanno realizzato un video congiunto sulla questione, lo puoi scaricare aprendo questo link: https://we.tl/t-Ws5bvQjQ4C


FERMIAMO L’INCENERITORE DI FUSINA. IO NON MOLLO…

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http://www.erikabaldin.it/baldin-m5s-inceneritore-fusina-progetto-che-guarda-al-passato-ammessa-la-mia-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-ok-a-via-regionale-e-una-doppia-delusione-ma-non-mollo/

https://www.erikabaldin.it/ambiente-venezia-baldin-m5s-inceneritore-fusina-petizione-al-parlamento-europeo/ (Video con Eleonora Evi)


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Tags : FusinainceneritoreVenezia
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