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SUPERBONUS, CESSIONE DEL CREDITO E SCONTI IN FATTURA: HO DEPOSITATO UNA MOZIONE CHE IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE AD AGIRE NEI CONFRONTI DEL GOVERNO

BONUS

Venezia, 14 luglio 2023 – Cessione del credito e sconti in fattura, dalla protesta alla ricerca di una soluzione. Fa ancora discutere lo stop del governo Meloni al Superbonus, la misura (voluta dal governo Conte II) attraverso la quale moltissimi immobili sono stati ristrutturati con vantaggio per chi li abita e per le imprese edilizie: giovedì mattina, davanti al palazzo Grandi Stazioni della Regione Veneto, decine di persone si sono ritrovate per manifestare contro gli esiti della riforma, che blocca la cessione dei crediti alle banche e gli sconti in fattura alle aziende.

A tal proposito, la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, negli scorsi giorni ha depositato una mozione che, qualora approvata dall’assemblea di palazzo Ferro Fini, impegna la Regione a farsi portavoce con il governo centrale delle difficoltà economiche in cui versano imprese e committenti veneti, affinché sia trovata al più presto una soluzione che eviti il tracollo finanziario del comparto edilizio regionale, determinando una crisi sociale senza precedenti.

«Nonostante le deroghe inserite nella legge 38/2023, che ha convertito il decreto legge 11/2023 -spiega la consigliera- le persone che si trovano in difficoltà sono ancora tantissime, perché chi ha intrapreso il percorso di ristrutturazione del proprio immobile con una determinata disciplina di rimborso fiscale si trova ora a dover fare i conti con una norma del tutto diversa e molto più sfavorevole».

Di conseguenza, allo stato attuale i soggetti coinvolti non hanno più la possibilità di rientrare della spesa: «Era questo il fondamento della volontà di iniziare un intervento di restauro, magari prima rimandato a lungo -osserva Baldin- quando invece ora, a lavori in corso, la prospettiva di rientrare dall’esborso già effettuato non è più uno scenario garantito».

L’esponente del M5S riferisce dei numerosi e accorati appelli ricevuti nelle caselle mail dei membri del Consiglio e della Giunta: «Chi ha la casa sventrata, chi necessita di interventi per la maggior efficienza energetica come richiesto anche dall’Unione Europea, chi ha visto bloccato il proprio cantiere, magari rimettendoci tutti i risparmi di una vita. Quel che è peggio, ci si ritrova a dover pagare tasse per introiti mai percepiti, con il cassetto fiscale che esonda di crediti non esigibili».

Di qui l’idea della mozione: «Dal momento che le dichiarazioni dei partiti di maggioranza -conclude Erika Baldin- vantano l’efficacia del tessuto economico regionale, costituito per lo più da piccole e medie imprese a conduzione familiare, è il momento di dimostrare con i fatti di stare dalla loro parte, intervenendo nelle sedi istituzionali romane per risolvere il problema in tempi celeri. Altrimenti non vengano più a parlarci di “filiera” politica favorevole».

erika baldin

The author erika baldin

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