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Venezia, 22 dicembre 2022 – Sette mesi per ottenere un passaporto dalla Questura di Venezia, nel 2023. L’odissea per chi deve viaggiare in Paesi extra-UE (compresa la Gran Bretagna del dopo Brexit) non accenna a rientrare, tanto che chi prenota l’appuntamento oggi si trova rimbalzato al prossimo luglio. «Una situazione insostenibile –osserva Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale– che ha le sue radici nelle restrizioni ancora vigenti in seguito alla pandemia. I ritardi di due anni si sono accumulati, e l’accesso agli sportelli non è ancora libero come invece dovrebbe essere».
 
Alle circostanze va sommato il boom della procedura emergenziale, per questioni di lavoro, studio e salute, la quale (pur doverosa) inevitabilmente costringe l’utenza residua ad attese ulteriori: «Le rassicurazioni della Questura, relative al dover provare di avere un volo in scadenza per accelerare i tempi -continua l’esponente del M5S- non sono certo sufficienti in un territorio considerato d’eccellenza come il Veneto. Esiste anche una questione legale, dal momento che le norme fissano in trenta giorni il periodo massimo entro il quale una cittadina o un cittadino hanno diritto a ricevere il documento richiesto. Pertanto, qualora adissero le vie legali, la loro richiesta di risarcimento sarebbe molto probabilmente accolta».

Per scongiurare tali evenienze, Baldin ha indirizzato alla Giunta una interrogazione a risposta immediata, che chiede a palazzo Balbi di attivarsi con gli enti e le autorità preposte, al fine di ridurre i tempi di attesa e valutare soluzioni alternative. La consigliera regionale sposa infatti l’idea lanciata dal sindacato di polizia SIULP, ovvero allargare agli uffici Anagrafe dei Comuni la possibilità di rilasciare i passaporti, come già avviene per le carte d’identità, previo controllo della Questura: «A patto però -conclude Erika Baldin- che gli uffici Anagrafe vengano adeguatamente potenziati nell’organico dalle rispettive amministrazioni, dal momento che non pochi di essi sono già in sofferenza nell’espletare le funzioni proprie».

Tags : pubblica amministrazioneservizi alla cittadinanza
erika baldin

The author erika baldin

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