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Punto nascite Valdagno, Berti (M5S) alla manifestazione: “Servizio fondamentale per mantenere vive queste zone, non bisogna chiuderlo”

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Il punto nascite dell’ospedale di Valdagno non deve chiudere. A dirlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale veneto, Jacopo Berti, che questa mattina ha partecipato alla manifestazione indetta per difendere il punto nascite del nosocomio valdagnese.

“Bisogna salvare il punto nascite, quell’ospedale non deve essere chiuso – ribadisce Berti – un’intera comunità ce lo chiede. Alla manifestazione ha partecipato un numero enorme di persone, assieme alle associazioni del territorio e agli stessi Comuni”.

“Salvare i punti nascita nel territorio montano è indispensabile – continua il capogruppo M5S – si tratta di un servizio fondamentale per mantenere vive queste zone, toglierli vuol dire eliminare uno dei pilastri delle comunità. E questo non possiamo permetterlo”.

“Ci siamo già mossi a ogni livello, come M5S – prosegue Berti – per dare voce ai cittadini e ai comitati, sono state raccolte 15 mila firme che la buona politica non può ignorare. Non si può restare sordi a una richiesta così importante e abbiamo già depositato un’interrogazione in Regione sull’argomento. Vogliamo che i cittadini sappiano che non molleremo”.

 

Ospedale non deve chiudere

Bisogna salvare punto nascite

Per mantenere la gente sul posto

Servizi

Una comunità che lo chiede

Indispensabile salvare i punti nascite nel territorio montano

Già depositata interrogazione in regione

Mossi a ogni livello per dare voce a cittadini e comitati, 15 mila firme che la buona politica deve ascoltare

Valdagno, Cornedo Vicentino, Recoaro Terme, Brogliano, Castelgomberto. Cinque Comuni, con territori limitrofi, compatti nella loro contrarietà a alla sopressione del punto nascite dell’ospedale di Valdagno. E sono anche cinque comuni che stanno per manifestare per questo, assieme. E tutto pronto infatti per la manifestazione che sabato 25 giugno, a partire dalle 10, vedrà scendere in piazza sindaci, categorie economiche, associazioni e cittadini della Valle dell’Agno per chiedere risposte alle questioni ancora aperte sull’ospedale San Lorenzo.

L’iniziativa è solo l’ultima di una lunga serie tra quelle sorte spontaneamente, come la raccolta firme, che ha ormai superato le 14 mila sottoscrizioni e che proseguirà anche sabato, con l’obiettivo di arrivare almeno a 15 mila. Nel frattempo, a seguito dei colloqui e incontri avuti nelle scorse settimane con alcuni componenti della quarta Commissione regionale, è stata presentata, dai sindaci e da Progetto Salute, una richiesta di audizione, in merito alla riorganizzazione dei reparti in programma tra gli ospedali di Arzignano e Valdagno per consentire l’avvio dei lavori dell’ospedale unico di Montecchio Maggiore.

I consiglieri regionali Jacopo Berti, Simone Scarabel, Manuel Brusco, Erika Baldin e Patrizia Bartelle (Movimento 5 Stelle), Giovanna Negro (Il Veneto del Fare – Flavio Tosi), Claudio Sinigaglia e Francesca Zottis (Partito Democratico) hanno inoltre presentato un’interrogazione al Consiglio regionale in cui ancora una volta viene sottolineato come l’ipotesi su cui si starebbe procedendo, ovvero quella del trasferimento temporaneo del reparto di ortopedia da Montecchio a Valdagno con l’unificazione dei punti nascite ad Arzignano, risulti essere quella economicamente più dispendiosa, oltre che penalizzante per i 65 mila abitanti della Valle dell’Agno.

In attesa di una presa di posizione chiara da parte della Giunta Regionale, la mobilitazione di questi mesi, si sposterà dunque sabato in piazza, per sostenere le posizioni in difesa del San Lorenzo, struttura praticamente nuova, dotata di servizi, reparti e personale di qualità, dei quali l’intera vallata non può essere ulteriormente spogliata.

Il corteo si raccoglierà nelle due piazze centrali di Valdagno, Piazza del Comune e Piazza Roma, per poi muoversi alla volta del presidio installato da inizio giugno in Piazzale Caliari, ai piedi proprio del San Lorenzo, attraversando Via IV Novembre, Via Colombo e Via Galilei. Qui si terranno alcuni interventi di coloro che hanno portato avanti le principali iniziative in difesa dell’ospedale valdagnese. Ogni dettaglio è stato definito per assicurare uno svolgimento corretto della manifestazione.

Accanto a tutti i cittadini che si sono impegnati a vario titolo per la causa, i sindaci hanno voluto “ringraziare, per il prezioso apporto,  le associazioni e le categorie economiche, oltre ai gruppi Alpini, alla Protezione civile, alla Croce rossa italiana, ai tecnici comunali, agli agenti di polizia locale e alle forze dell’ordine che sabato saranno presenti per garantire la sicurezza dei tanti partecipanti attesi”

erika baldin

The author erika baldin

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