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porto-marghera-venezia-07-02-18

«In guerra ci sono le bombe intelligenti, come quelle a guida laser che arrivano sul bersaglio con precisione millimetrica, e le altre, che colpiscono nel mucchio. Se la Regione e il Comune di Venezia hanno deciso di dichiarare guerra al presidente del porto Musolino, ieri non hanno usato una bomba granché intelligente, viste le pesanti ripercussioni collaterali». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sulla decisione di Regione e Comune di esprimere voto contrario al bilancio consuntivo 2019 dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico settentrionale.

Prosegue poi Baldin: «Un niet della Regione che fatichiamo a considerare esclusivamente “tecnico”, scevro di qualsivoglia avvallo e confronto con i vertici di palazzo Balbi. Proprio per andare a fondo sulle motivazioni, ho deciso di presentare un’interrogazione a risposta (spero ma non ci conto) immediata. Nell’atto ispettivo chiedo, vista l’importanza nevralgica del Porto per l’economia veneziana, sia fatta “chiarezza sulla scelta operata dalla Regione del Veneto di dare voto contrario al bilancio”».

«Mi preoccupa fortemente – aggiunge la consigliera M5S – proprio la ricaduta sul mondo reale di questa “manovra di palazzo”. Tutelare l’indotto e i lavoratori dovrebbe essere la mission sia della Regione che del Comune. Sul punto, però, hanno toppato clamorosamente. Una conseguenza di questo voto è infatti il blocco di 5 milioni di euro, da usare per gli ammortizzatori sociali degli addetti, che ora non potranno essere erogati, e per la riduzione dei canoni di concessione. Sono inoltre in forte apprensione per la salvaguardia del porto di Chioggia e dei suoi operatori, pesantemente colpiti dalla crisi del Covid-19 e, proprio per questo, ancor più legati alle misure di sostegno. Vedere la realtà di Chioggia, con le sue prerogative, ostaggio del braccio di ferro Brugnaro/Zaia vs Musolino non è rassicurante».

«Qui serve un piano per il rilancio in proiezione futura, e – conclude Baldin – un’attenta valutazione dei risultati della governance dell’ente in quanto tale, slegata dai rapporti politici. Una chimera dopo l’azione di ieri, su cui servono trasparenza e risposte convincenti».

Venerdì 19 giugno 2020

Qui sotto il testo dell’interrogazione presentata da Baldin:

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

DECIMA LEGISLATURA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N.

BILANCIO CONSUNTIVO 2019 DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DELL’ADRIATICO BOCCIATO: LA REGIONE FACCIA CHIAREZZA

presentata il 19 giugno 2020 dalla Consigliera Baldin

PREMESSO CHE:

– il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico settentrionale, Pino Musolino, in una conferenza stampa convocata in data 16 giugno 2020 lamentava la poca chiarezza della bocciatura avvenuta nella stessa data del bilancio consuntivo 2019 dell’ente a opera del Comitato di Gestione dell’Autorità, a causa del voto contrario dei rappresentanti rispettivamente della Regione del Veneto e della Città Metropolitana di Venezia Maria Rosa Anna Campitelli e Fabrizio Giri; il bilancio in questione, infatti, era stato in precedenza validato dai revisori dei conti di Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell’Economia e delle Finanze;

– il Dottor Musolino, in particolare, segnalava che le due dichiarazioni di voto contrario all’approvazione del bilancio consuntivo risultavano essere “uguali, copia incolla parola per parola, persino nel font” e che “fanno allusioni a presunte fumosità”, senza però dare alcuna spiegazione in merito;

– la prima conseguenza della mancata approvazione, purtroppo, sarà l’impossibilità per l’Autorità di distribuire ai lavoratori fondi a integrazione degli stipendi, passaggio consentito dal D.L. 19 maggio 2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e per il quale qualche giorno prima l’ente medesimo aveva provveduto ad approvare un decreto attuativo;

CONSIDERATO CHE:

– il porto è un settore fondamentale per l’economia del veneziano, centro nevralgico della stessa: serve un piano per il rilancio che guardi al futuro, che non sembrerebbe esserci mai stato, con attenta valutazione dei risultati della governance, premiando il merito, e prima ancora, tutelando indotto e lavoratori, aspetto che deve assurgere a mission dell’ente medesimo;

– interpellato dalla stampa, Zaia precisava in merito alla vicenda che “il bilancio non compete a me, se Campitelli che rappresenta la Regione ha deciso di non dare la sua approvazione spero abbia documentato la scelta. Se i bilanci stanno in piedi si approvano, se non stanno in piedi si bocciano. Tra l’altro chi vota risponde in proprio della scelta”.

La sottoscritta Consigliera:

interroga la Giunta regionale


per chiedere che venga fatta chiarezza in merito alla scelta operata dalla Regione del Veneto di dare voto contrario al bilancio consuntivo 2019 dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico settentrionale, dato che essa avrà forti ripercussioni come descritto in premessa.


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

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Tags : portoVenezia
erika baldin

The author erika baldin

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