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Interrogazione sulla situazione dell’azienda Berco

PanoramicaBerco

La crisi della Berco sbarca in Regione: la consigliera regionale M5S Erika Baldin ha formalizzato ieri un’interrogazione alla giunta veneta per fare chiarezza sulla situazione dell’azienda.

La Berco, che opera nel settore metalmeccanica, si articola in due stabilimenti: uno a Copparo, nel ferrarese, e uno a Castelfranco Veneto. Di recente l’azienda ha annunciato l’apertura delle procedure di mobilità per 331 dipendenti dello stabilimento emiliano e per 34 lavoratori del plesso produttivo veneto.

Già nel 2013 l’azienda era stata sottoposta a un’importante azione di ristrutturazione, con la perdita di 468 posti di lavoro e i sindacati temono che gli esuberi, tutti localizzati nei settori della logistica e del magazzino, servano solo a esternalizzare tali servizi. Qualche giorno fa la società ha incontrato i rappresentanti del Ministero e quelli sindacali, oltre a una delegazione regionale emiliana: le risposte dei vertici della Berco non hanno convinto la controparte.

“Vogliamo sapere – spiega la consigliera – quali azioni, nei limiti delle proprie competenze, voglia intraprendere la giunta per chiarire la reale situazione della Berco in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale per salvare l’occupazione dei lavoratori della sede di Castelfranco”.

“Ma anche – continua Baldin – per salvaguardare la capacità produttiva dell’impresa, vista la vicinanza della sede di Copparo alla nostra regione. Il ridimensionamento avrà infatti sicure conseguenze anche per molti lavoratori veneti”.

 

 

 

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Comunicati stampa

DEPOSITO GPL A CHIOGGIA: UN ESPOSTO ALLA PROCURA

TG VENEZIA  – Dopo le settemila firme raccolte tra i cittadini, dopo il voto unanime del consiglio comunale di Chioggia, la battaglia del comitato nato contro la realizzazione di un deposito da 9000 metri cubi di GPL a 300 metri dal centro storico si arricchisce anche di un esposto alla procura della Repubblica.
Le imprese che operano all’interno dell’area portuale sono nettamente contrarie alla costruzione dell’impianto – sostengono dal comitato – così come pesca e turismo sarebbero pesantemente penalizzate dall’ingresso delle navi gasiere nell’area marittima e dal transito delle autobotti (una ventina al giorno in andata e ritorno) che andrebbero a rifornire l’entroterra padano.
Il comitato ha organizzato venerdì una serata informativa che vuole essere propedeutico ad una manifestazione da farsi in occasione dell’arrivo dei tre grandi serbatoi che dovranno contenere i 9000mc di GPL.

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