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TPL/VENEZIA. BALDIN (M5S): POCHI BUS IN PROVINCIA, ACTV CORRE AI RIPARI PER RIMEDIARE ALLA DISPARITÀ TRA URBANO ED EXTRAURBANO

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«Apprezzo che Actv abbia finalmente ascoltato le numerose grida di disagio giunte, nelle scorse settimane, da varie zone della provincia, ed abbia provveduto a potenziare alcune tratte di autobus. Un passo avanti, anche se mi segnalano una perdurante difficoltà del tragitto verso Padova, cancellato la domenica: scelta che, se confermata, lascia ampiamente perplessi». Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, che prosegue: «A quanto vediamo, sulle linee che interessano il Miranese, la Riviera del Brenta e il collegamento con la zona di Chioggia/Cavarzere/Piove di Sacco si sono attivate dalle otto alle dieci corse al giorno, in soldoni un bus ogni due ore circa. Il minimo sindacale, anche se permane la sensazione che in precedenza ci fosse una bilancia con due pesi e due misure. Che, nel dopo Covid, si fosse privilegiata la tendenza a togliere i chilometri di percorrenza dal piatto del trasporto extraurbano per buttarli, il più possibile, su quello del trasporto urbano. Tanto i pendolari da Chioggia per andare a lavorare a Mestre devono arrangiarsi, no? E chi dalla Riviera deve raggiungere l’ospedale di Mirano si farà accompagnare. Insomma, tra le lamentele dalle pensiline di Mestre da una parte e quelle di Vigonovo o Cavarzere dall’altra, si erano ascoltate le prime, a discapito di alcune tratte della provincia, che scontano la lontananza».

«Quale lontananza? Dalla stanza dei bottoni, ma – aggiunge la politica veneziana – soprattutto dai seggi: a Venezia a settembre si vota per eleggere il nuovo sindaco, e il profumo di elezioni si fa sentire. Come quando si riscontra, come gli utenti hanno ben visto, un marcato depauperamento di corse in modo particolare sulle linee della provincia. Tanto più grave se pensiamo al peso specifico molto elevato del Tpl nei piccoli comuni, che hanno solo l’extraurbano Actv come opzione per spostarsi senza mezzo proprio».

mercoledì 24 giugno 2020

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MOBILITÀ. BALDIN (M5S): 6 MILIONI DI EURO PER LE CICLOVIE URBANE VENETE, UN PASSO AVANTI VERSO IL FUTURO GREEN, E UN AIUTO PER LA MOBILITÀ AL TEMPO DEL COVID

pista ciclabile pixabay

«Lo stanziamento di oltre 6 milioni di euro per le ciclovie urbane del Veneto rappresenta un investimento lungimirante e intelligente. Una possibilità concreta per un’inversione di rotta nella nostra regione, che ha troppo spesso snobbato la mobilità su due ruote». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sulla quota di fondi destinata al Veneto (€ 6.072.978), all’interno del provvedimento del ministero dei Trasporti che ha stanziato 137,2 milioni di euro da destinare alla progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e di altri interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina (vedi link: http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/ciclomobilita-1372-mln-euro-per-le-ciclovie-urbane-e-messa-sicurezza).

«Inoltre – prosegue la consigliera M5S – il fatto di aumentare l’offerta di piste ciclabili potrebbe attutire i problemi di affollamento di un trasporto pubblico che deve convivere con il Covid-19. Soprattutto nelle città universitarie sarà di grande aiuto nella riduzione dell’impatto che avrà il traffico privato, portandoci più vicini verso quel futuro green sostenuto fermamente dall’Unione Europea. Nel Recovery Plan l’EU punta forte sulla transizione verso un’economia sostenibile, legata al green deal, tutelando il territorio e il patrimonio paesaggistico e culturale».

«A questo proposito auspichiamo che – conclude Baldin – dopo le ciclovie urbane, si passi a potenziare quelle sul territorio, puntando ad implementarne l’offerta anche in chiave turistica, come potrebbe essere per piste ciclabili dal grande impatto scenografico che colleghino le città d’arte venete, su cui siamo ancora molto indietro. Un’ipotesi percorribile? Collegare e potenziare i percorsi per bici tra Padova, la Riviera del Brenta e Venezia, usando il naviglio di Brenta e le sue imbarcazioni tipiche per un pacchetto “boat and bike” dal grande appeal per quella specifica nicchia turistica, sull’esempio di quel che fanno in Olanda».

lunedì 22 giugno 2020


L’immagine è tratta da Pixabay, che ringraziamo.

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