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Comunicati stampa

SALVARE I 31 TECNICI D’ECCELLENZA ALLA MICRON DI PADOVA, A RISCHIO DI LICENZIAMENTO. DELOCALIZZARE LA FORZA LAVORO ATTRAVERSO ULTIMATUM È BARBARO

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Venezia, 20 marzo 2023 – Un’altra crisi aziendale, l’ennesima in pochi giorni, allarma Erika Baldin. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale ha infatti avanzato un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta veneta, nella quale chiede come l’esecutivo di palazzo Balbi intenda agire per sostenere le lavoratrici e i lavoratori della Micron Technology, l’impresa di semiconduttori che il 27 febbraio scorso ha comunicato la dismissione dello stabilimento di Padova.

Sono 31 tra ingegneri, tecnici e fisici di alto livello professionale, a rischiare seriamente il licenziamento dal centro d’eccellenza: l’azienda infatti, che già nel 2018 aveva chiuso la sede di Catania senza che ci fossero problemi produttivi, ha dato un mese di tempo ai dipendenti per dichiarare la propria disponibilità ad accettare un trasferimento negli asset di Vimercate (Monza e Brianza) oppure Aversano (L’Aquila). In caso contrario, il rapporto di lavoro verrebbe sciolto.

Venerdì scorso il personale ha scioperato, con presidio di tre ore: «Ciò che più preoccupa -osserva Baldin- è che l’impresa multinazionale non ha fornito ai sindacati alcuna informazione relativa ai motivi di questa decisione. Persone che da un giorno all’altro, secondo il management, dovrebbero cambiare regione, con tutte le conseguenze a livello familiare e relazionale. Non è questo il modello di lavoro e di impresa a cui tendere, in una terra che giorno dopo giorno conosce sempre nuove situazioni critiche: nonostante i dati delle nuove assunzioni e la narrazione delle eccellenze, il benessere non abita più qui».

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SAN DONÀ DI PIAVE, ORRORE NELLA RSA: LA REGIONE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE

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Venezia, 15 marzo 2023 – «La Regione del Veneto sia a fianco del Comune di San Donà di Piave e si costituisca parte civile nel processo sulla casa di riposo “Monumento ai Caduti”». A chiederlo con forza è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, capogruppo a Palazzo Ferro Fini e coordinatrice provinciale dei pentastellati veneziani. «Gli abusi scoperti dagli inquirenti appaiono di una gravità inaudita, sono notizie dolorose e gli articoli sui quotidiani di oggi assomigliano a un film horror. Impensabile che cose del genere accadano in una struttura per anziani, peraltro gestita da una società pubblico-privata», dichiara Baldin che, nello stigmatizzare la vicenda, auspica «Una rapida conclusione delle indagini, che dovranno chiarire tutte le responsabilità. Chi ha sbagliato deve pagare».

«Come consigliera regionale, tuttavia, ho il dovere di chiedermi come si possa garantire la massima sicurezza per gli anziani all’interno delle case di riposo. Credo sia urgente e non più rimandabile, da questo punto di vista, la riforma delle Ipab che in Veneto è attesa da oltre vent’anni: l’amministrazione Zaia è l’unica, a livello nazionale, a non averla ancora realizzata. Sono anni che chiediamo alla maggioranza di avviare l’iter, che non potrà prescindere da un confronto con le parti sociali. In particolare è necessario coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori, cosa che la Regione attualmente non sta facendo in altri tavoli. È il caso del tavolo sugli anziani non autosufficienti, dal quale la Regione ha escluso i sindacati: un errore madornale figlio di una miopia politica che non fa bene né ai lavoratori, né agli anziani e alle loro famiglie», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

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