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INCIDENTI SUL LAVORO, NUOVO RECORD NEGATIVO. E LA REGIONE CONTINUA A NON POTENZIARE GLI ORGANICI DEGLI SPISAL PER CONTROLLI E PREVENZIONE

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Venezia, 5 gennaio 2023 – I dati relativi agli incidenti mortali nei luoghi di lavoro, diffusi in questi giorni per l’anno 2022 e che vedono il Veneto e l’area metropolitana di Venezia ai primi posti nella triste graduatoria, indignano Erika Baldin. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale commenta così le cifre diffuse dall’osservatorio Vega Engineering in base ai report dell’INAIL: «Nel territorio veneto centoquattro lavoratrici e lavoratori non sono tornati a casa, sette in più dell’anno precedente. E nel Veneziano il differenziale supera di un terzo il già triste bilancio del 2021, con 21 vittime di cui 7 in itinere, che la rendono seconda dietro Verona in una classifica che nessuno vorrebbe stilare. Non è accettabile iniziare l’anno nuovo senza pensare a un maggior impegno, a tutti i livelli, per far sì che questa continua strage abbia a finire».

La consigliera chiama ancora in causa la Giunta regionale, responsabile di non dar corso agli accordi raggiunti con i sindacati e le imprese almeno cinque anni fa: «Continuo a denunciare il “caso Veneto”, ovvero una Regione che non potenzia gli organici dello SPISAL, chiamati a controllare preventivamente in ogni singola impresa il rispetto delle norme che tutelano la sicurezza del personale. In alcune ULSS le assunzioni nel settore non rimpiazzano i colleghi andati in pensione, mentre altrove (ad esempio in Toscana) la percentuale di ispettori dello SPISAL è molto più elevata, in rapporto al numero di imprese».

Questo nonostante lo scorso dicembre il Consiglio abbia approvato un emendamento della stessa Baldin al Documento di Economia e Finanza regionale, mirato a potenziare concretamente il sistema degli SPISAL, attraverso la dotazione di ulteriori fondi: «Non è comunque sufficiente -prosegue l’esponente del M5S- perché necessitano risorse al fine di bandire nuovi concorsi e redigere una graduatoria unica regionale. I controlli nelle aziende rimangono lo strumento più efficace, ma non esauriscono lo spettro delle iniziative possibili: i sindacati dei metalmeccanici ad esempio chiedono l’istituzione di un registro dei near miss, i cosiddetti “quasi infortuni”. Se tanto mi dà tanto, quanto bisognerà aspettare ancora?», conclude Erika Baldin.

Tags : Spisal
erika baldin

The author erika baldin

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