close
Comunicati stampaLavoroSanitàSicurezzaTerritorio

INCIDENTE MORTALE SUL LAVORO IN PROVINCIA DI VENEZIA: LO SPISAL DEVE CONTROLLARE PRIMA, NON ARRIVARE DOPO. MA LA REGIONE NON NE STA POTENZIANDO IL PERSONALE

Schermata 2023-01-05 alle 21.25.18

Venezia, 13 aprile 2023 – Ancora un incidente mortale sul lavoro nel Veneziano, ancora una vita spezzata. La tragica fine di Arben Salliu, operaio albanese di 57 anni che ha perso la vita in uno stabilimento di Cona, non lascia indifferente Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale: «Assieme alla naturale solidarietà verso la famiglia di questo lavoratore -esordisce la consigliera- purtroppo non posso non ricordare che il Veneto è la terza regione per numero di vittime nei luoghi di lavoro durante i mesi di gennaio e febbraio, con nove decessi che aumentano del 29% rispetto ai dati dello stesso periodo nel 2022, rilevati dall’osservatorio Vega Engineering. Nell’area metropolitana di Venezia sono state 22 le scomparse di lavoratrici e lavoratori lungo lo scorso anno, e le denunce d’infortunio all’INAIL sono schizzate da oltre undicimila nel 2021 a oltre 15mila nel 2022, con un aumento del 34%».

Baldin si augura che le indagini in corso facciano piena luce e in tempi celeri: «Si parla di uno scoppio, o di un corto circuito, quale fonte dell’incidente. Ma lo SPISAL è intervenuto solo dopo i fatti: è evidente che la prevenzione è necessaria, ma la Regione del Veneto (pur essendosi impegnata a rafforzare gli organici) è ancora carente di almeno un centinaio di professionisti del settore». Un recente accesso agli atti da parte della coordinatrice metropolitana del M5S ha portato alla conoscenza delle cifre aggiornate al 30 novembre scorso: il personale in servizio allo SPISAL di Venezia è fermo a 41 unità, a fronte di un fabbisogno di 69 medici; quello autorizzato dalla Regione ammonta comunque a 55 professionisti.

È di ieri la denuncia, da parte della CISL veneta, che il Piano strategico per la sicurezza nei luoghi di lavoro -approvato dalla Giunta regionale nel febbraio 2022 e firmato tre mesi più tardi dalle confederazioni sindacali- non ha raggiunto gli obiettivi prefissati: «Il Piano -conclude Erika Baldin- prevede tavoli di settore per fissare standard di sicurezza in ogni impresa, che pure sono stati avviati. Ma evidentemente la carenza di personale addetto ai controlli preventivi, non successivi, si ripercuote nei comportamenti aziendali e, di conseguenza, purtroppo anche nel numero delle vittime».

erika baldin

The author erika baldin

Leave a Response