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“Oggi ho sentito gli uffici del Ministero dell’Ambiente in merito alla situazione legata all’inceneritore di Fusina. Il Ministero e lo stesso Ministro Costa, non hanno dato alcun via libera alle due linee. Anzi, mi è stato comunicato che la Commissione VIA ha chiesto alla Regione una completa documentazione relativa alla procedura di VIA. L’obiettivo è quello di verificare la potenza termica di ciascuna linea e le caratteristiche dei combustibili che sono impiegati dall’impianto. Quindi, è opportuno ribadire che non è stata data autorizzazione anche perchè non sarebbe nemmeno di competenza del Ministero.

Per quanto riguarda la terza linea, invece, non c’è alcuna procedura in corso, proprio grazie all’incontro che si era tenuto tra il Ministero e la Regione. Da parte del Movimento 5 Stelle rimane la massima attenzione nei confronti dell’impianto di Fusina: si continuerà a chiedere trasparenza e a lavorare per la tutela ambientale e della salute dei cittadini”.

Lo afferma Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento in merito alla vicenda del l’inceneritore di Fusina.

Sulla questione è intervenuta anche Erika Baldin, consigliera regionale del M5S:

“La puntualizzazione del Ministero dell’Ambiente lascia ancor di più allo scoperto la Regione, che si assume tutta la responsabilità delle conseguenze, anche per la salute dei cittadini, che questo impianto sbagliato avrà sul territorio veneziano.

Restiamo in attesa di sapere se la Regione ha fornito al Ministero le ulteriori informazioni tecniche richieste sulle prime due linee. Se il ministro ritiene di averne bisogno per una valutazione complessiva dell’impianto, chiediamo che palazzo Balbi ne tenga conto. La tutela dell’ambiente non può avere pesi e misure diverse, tra Roma e Venezia”.

13 agosto 2020

Tags : Federico D'IncàFusinainceneritoreVenezia
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