close
Comunicati stampaLavoroTerritorio

HOTEL BAUER A VENEZIA, LA REGIONE DOMANI AL TAVOLO PER I 200 LAVORATORI. SERVE UN AMMORTIZZATORE SOCIALE SPECIFICO

IMG_6986

Lavoro. Baldin (M5S): «Hotel Bauer a Venezia, la Regione domani al tavolo per i 200 lavoratori. Serve un ammortizzatore sociale specifico»

La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio Regionale, Erika Baldin, esprime solidarietà e preoccupazione per il futuro delle circa 200 lavoratrici e lavoratori dell’hotel Bauer di Venezia, in via di licenziamento collettivo a causa della prevista ristrutturazione del celebre albergo lagunare, che, dopo il passaggio della gestione alla catena Rosewood, riaprirà i battenti (opportunamente restaurato) solo nel 2025. Lasciando però a terra, nel frattempo, tutte le maestranze: entro 75 giorni la procedura che le riguarda andrà completata a norma di legge, senza che sia stato ancora determinato alcun ammortizzatore sociale per un periodo di 30 mesi.

«La Regione del Veneto – spiega la consigliera – ha raccolto l’appello lanciato dai sindacati FILCAMS CGIL e UILTUCS nell’incontro di ieri al Ministero del Lavoro, e sarà parte attiva domani, venerdì 28 ottobre, al tavolo di discussione per salvaguardare il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori, fissi e stagionali. Essi costituiscono il capitale umano, risorse imprescindibili e prioritarie che hanno contribuito fin qui al prestigio della struttura alla quale hanno prestato opera. Non è possibile accantonarli per trenta mesi senza conseguenze sociali, non sono una variabile indipendente». Durante l’incontro di ieri al Ministero, i funzionari di quest’ultimo si sono detti possibilisti riguardo l’applicazione di uno specifico ammortizzatore ad hoc, da individuare.

Nei giorni scorsi Baldin aveva presentato anche un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta regionale, nella quale chiedeva che l’assessorato al Lavoro venisse impegnato ad affiancare il personale nella vertenza per la ricollocazione o il riconoscimento della cassa integrazione in deroga: «Lo scorso 17 ottobre – osserva l’esponente del M5S – le rappresentanze sindacali unitarie hanno ricevuto pieno mandato dall’assemblea del Bauer a intraprendere qualsiasi iniziativa utile a tutelare chi lavora da ogni esternalità negativa correlata allo stop. Ma dal prossimo 1° novembre non vi potranno essere più incertezze: ne va del tenore di vita di 200 famiglie veneziane e metropolitane, gli enti locali non se lo possono permettere». Già il 10 ottobre la Regione del Veneto aveva manifestato la propria disponibilità a trovare soluzioni condivise per attutire gli effetti della chiusura forzata: «È ora di passare dalle parole ai fatti», conclude Erika Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

Tags : lavoroVenezia
erika baldin

The author erika baldin

Leave a Response