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Baldin (M5S): «Controlli e razzismo sul bus a Marghera, non è un caso isolato. Il biglietto? Tutti devono averlo»

Venezia, 17 novembre 2022 – «L’episodio dell’atleta 21enne, controllata sul bus perché nera, non è purtroppo un caso isolato. Era già capitato a Padova in settembre e chissà quante altre volte, episodi che non conosceremo mai perché non tutti hanno la forza o il tempo di denunciare. Bene che Arriva Veneto abbia avviato un’indagine interna. Esprimo piena solidarietà alla giovane atleta».

La consigliera regionale Erika Baldin, del MoVimento 5 Stelle, interviene sull’episodio riportato dalle cronache locali: a Marghera un’atleta della nazionale giovanile di salto in alto, originaria di Verona e residente nel Veneziano, ha raccontato che l’autista di un bus della linea Arriva Veneto avrebbe chiesto solo a lei, in quanto nera, di esibire il titolo di viaggio. La madre della ventunenne ha scritto un post su Facebook raccontando l’accaduto e sottolineando che a lei non è stato controllato il biglietto.

«Il controllore è un professionista che non deve essere guidato da pregiudizi di alcun tipo nella sua attività, come previsto dalla Costituzione. Pagare il biglietto è un obbligo di legge oltre che un gesto di responsabilità civile e morale. Il MoVimento 5 Stelle difende con forza la legalità nel paese dei furbetti perché se il pensiero è che tanto pagherà qualcun altro non avremo mai dei servizi pubblici efficienti. Proprio per questo il biglietto va controllato a tutti, senza incorrere in episodi di razzismo», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

 

Tags : AutobusMargherarazzismoTrasporto pubblico
erika baldin

The author erika baldin

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