close

Infrastrutture e trasporti

Comunicati stampaInfrastrutture e trasporti

TRASPORTI. DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA VENETO, OK AL BIGLIETTO UNICO REGIONALE

mitchell-johnson-nd5oU1Duhf0-unsplash

Venezia, 30 novembre 2023 – «Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il mio emendamento al Documento di Economia e Finanza Regionale per introdurre, finalmente, il biglietto unico regionale anche in Veneto. Arriviamo dopo l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Toscana e anche la Campania: in ogni caso, meglio tardi che mai». Così Erika Baldin, capogruppo in Consiglio regionale del MoVimento 5 Stelle, all’indomani dell’approvazione del DEFR 2024-2026 al quale aveva presentato una manovra emendativa composta da sessantacinque proposte. «Poche quelle accettate dalla maggioranza, che si è mostrata ancora una volta chiusa al dialogo. Peccato che non siano stati accogli gli emendamenti che prevedevano delle agevolazioni per gli studenti come avviene in altre regioni», commenta Baldin.

Tra gli emendamenti approvati, quello relativo all’integrazione e all’intermodalità dei servizi di trasporto pubblico. «Per migliorare il servizio offerto ai cittadini occorre garantire un effettivo diritto alla mobilità, incentivando il ricorso al trasporto pubblico locale e ferroviario. Ecco perché il biglietto unico rappresenta un obiettivo strategico: l’intermodalità va sostenuta con gli strumenti adeguati», spiega la consigliera regionale.

«Sono anni che Zaia ne parla, senza però crederci davvero. Attualmente in Veneto esiste solo la smart card Unica di Trenitalia, che “unica” non è, visto che consente soltanto l’acquisto dei biglietti Trenitalia e Dolomiti Bus. Lo scorso anno è partita una sperimentazione sull’asse Venezia-Verona, con offerte dedicate specialmente ai turisti. Il biglietto unico, invece, dev’essere pensato per tutti gli utenti del trasporto pubblico: i turisti, certo, ma anche i pendolari e gli studenti. Ma soprattutto va esteso su tutto il territorio regionale. Per questo, l’approvazione del mio emendamento rappresenta un importante passo avanti verso una mobilità più efficiente, democratica e sostenibile», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

read more
Comunicati stampa

CUNEO SALINO E RIPASCIMENTO DEGLI ARENILI ENTRANO NEL D.E.F.R. GRAZIE AL MIO EMENDAMENTO: LA REGIONE DIMENTICAVA ANCORA LE AREE MERIDIONALI DEL VENETO

zanicuneo1

Venezia, 30 novembre 2023 – Il contrasto al cuneo salino e il ripascimento degli arenili entrano nel Documento di Economia e Finanza Regionale del Veneto. Artefice ne è stata Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, il cui emendamento è stato approvato a maggioranza: «Il testo originario -spiega la consigliera- non palesava alcun riferimento alle specificità costiere. Eppure anche negli scorsi giorni le spiagge da Caorle a Isolaverde sono state sommerse dalle mareggiate, senza contare gli effetti che l’ingresso dell’acqua del mare nelle foci dei fiumi ha per l’agricoltura ad ogni lunga estate, assieme alla siccità».

Anche gli indirizzi regionali che presiedono il bilancio, quindi, dovranno tener conto della cura di questi aspetti nel determinare le risorse da stanziare per ogni capitolo: «Prevedere adeguatamente le conseguenze dei fenomeni idrici e atmosferici -prosegue Baldin- consente, ad esempio, di minimizzare i tempi degli interventi e l’ammontare dei danni da rimborsare. Ricordo che solo oggi una parte della popolazione di Venezia ha ricevuto quanto spettava dopo l’acqua alta del novembre 2019, mentre la cittadinanza e le imprese della Riviera del Brenta non hanno ancora trovato ascolto dopo gli acquazzoni dello scorso luglio».

Risale a mercoledì il monito dei costruttori dell’ANCE, le cui ricerche collocano l’area metropolitana di Venezia e la provincia di Padova ai vertici della poco invidiabile classifica del rischio di alluvioni: «Decenni di consumo dissennato del suolo -ammonisce la coordinatrice del M5S- in combinazione con i cambiamenti climatici, negati qua e là da esponenti della maggioranza politica, hanno condotto a un dissesto idrogeologico senza precedenti. Bene le opere per i bacini di laminazione nella fascia pedemontana, ma è il caso che la Regione presti occhio anche alle zone meridionali, come Chioggia, Sottomarina e il Polesine, che non a torto si sentono di serie B».

In tal senso, l’emendamento approvato da tutto il Consiglio mette nero su bianco l’attenzione alle fragilità litoranee: «So bene che dopo ogni ripascimento le mareggiate “mangiano” ancora metri di arenile -conclude Erika Baldin- e che per questo sono indispensabili interventi strutturali a salvaguardia dell’ambiente. Ma questo è un primo passaggio al fine di prevederne l’attuazione. E per quanto riguarda il cuneo salino alle foci dei fiumi, è necessario agire ora in modo tale che la prossima estate non sia di passione per i coltivatori. Dopo le lungaggini dovute alle opposizioni agli espropri, il secondo ponte che dovrebbe attraversare il Brenta (magari carrabile sopra lo sbarramento) deve tornare ad essere una priorità per lo sviluppo delle frazioni a sud di Chioggia».

read more
Comunicati stampa

IL GOVERNO AVVIA LE TRIVELLE IN ADRIATICO, MA IL CONSIGLIO REGIONALE UNANIME APPROVA IL MIO EMENDAMENTO PER OPPORSI: LA DESTRA SCELGA TRA BANDIERA POLITICA E TERRITORIO

Trivelle_

Venezia, 30 novembre 2023 – Tra Consiglio regionale e governo Meloni ora è braccio di ferro per le trivellazioni nell’alto Adriatico. L’assemblea di palazzo Ferro Fini ha infatti approvato all’unanimità un emendamento della capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, al Documento di Economia e Finanza Regionale, il quale impegna l’ente ad esprimere la propria contrarietà alle estrazioni di idrocarburi, anche a fronte di modifiche del quadro normativo.

«Modifiche puntualmente avvenute -spiega la consigliera- con la recentissima approvazione, da parte dell’esecutivo nazionale, del decreto legge Energia che contiene anche il via libera alle nuove concessioni per estrarre gas a sud del 45° parallelo, a nove miglia dalla costa polesana. Il DEFR già riportava la contrarietà della Regione alla ripresa delle trivellazioni, “ove siano acquisite evidenze scientifiche in ordine a ricadute ambientali pregiudizievoli per il territorio e l’ecosistema”. Bene, ora queste evidenze ci sono e c’è pure il decreto del governo che le snobba».

Baldin fa riferimento al parere espresso dal Comitato scientifico regionale, che aveva bocciato le estrazioni in quanto pericolose per la subsidenza nel Delta del Po, fino alla parte meridionale della laguna di Venezia: «I dati raccolti confermano quanto fossero fondate le reiterate proteste degli amministratori rodigini e i convegni organizzati dalle Diocesi. Con il voto unanime a favore del mio emendamento, per il quale ringrazio la compattezza del Consiglio -puntualizza l’esponente del M5S- ora è un’intera regione (compresa la maggioranza di centrodestra) a dire no alla sbagliata politica energetica fossile del governo Meloni. Non siamo più in una situazione ipotetica, ma ci sono rischi concreti: il duplice terremoto di ottobre è un elemento di ulteriore preoccupazione».

Adesso la palla passerà al Parlamento, che ha poco meno di 60 giorni di tempo per trasformare in legge il decreto Energia: «Se il governo Meloni tira diritto -conclude Erika Baldin- i parlamentari veneti non possono non tener conto del pronunciamento del Consiglio regionale. A Roma cosa sceglieranno, tra la bandiera politica e il proprio territorio? Staremo a vedere se anche il presidente Zaia terrà fede ai suoi propositi e si opporrà ufficialmente nelle sedi competenti, come aveva dichiarato lo scorso 31 ottobre nei media. Mi aspetto che dimostri la sua coerenza anche nei confronti di un governo dove la Lega partecipa in forze, così come ha fatto ieri il Consiglio regionale».

read more
Comunicati stampa

ARRIVA VENETO CEDUTA DA DEUTSCHE BAHN A UN FONDO INTERNAZIONALE: CHIEDO GARANZIE PER IL PERSONALE E L’UTENZA DELLE LINEE 80, 85, 87 TRA SOTTOMARINA E VENEZIA

793ae02c6c317ed9e87f6ce6242700a3

Venezia, 14 novembre 2023 – Addio Deutsche Bahn, gli autobus di Arriva Veneto saranno gestiti dal fondo americano I Squared. Nel 2024, quindi, l’impresa ferroviaria tedesca rimarrà attiva solo per i trasporti via rotaia, dismettendo così la rete di Arriva con le sue filiali in dieci mercati europei, tra cui il nord Italia. La conferma, avuta nella seconda metà di ottobre, riguarda anche l’area metropolitana a sud di Venezia: da oltre cinque anni, infatti, i bus di Arriva Veneto (che rimarrà titolare del servizio) collegano il capoluogo a Sottomarina tramite le linee 80, 85, 87 previo contratto con la Città Metropolitana.

La circostanza ha indotto la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, a depositare un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta veneta, volta a conoscere quali azioni essa intenda perseguire al fine di mantenere la continuità lavorativa al personale, scongiurare lo scadimento delle tutele per le lavoratrici e i lavoratori, quindi garantire servizi di qualità all’utenza. «Operazioni come questa -commenta la consigliera- non di rado portano con sé il rischio che le società siano considerate come scatole vuote, ovvero meri prodotti finanziari, e non realtà costituite da persone che lavorano e al servizio di persone che devono viaggiare».

Baldin ritiene essenziale la supervisione di tutti gli enti portatori di interessi: «Tra essi -specifica la coordinatrice metropolitana del M5S- figura necessariamente la Regione del Veneto, in quanto la legge regionale 25 del 1998 disciplina il trasporto pubblico locale e riconosce l’obiettivo di svilupparne e migliorarne il sistema nel proprio territorio, promuovendo interventi volti a coordinare le modalità di fruizione del servizio e a integrare le relative infrastrutture». Nessun allarme preventivo per chi ogni giorno conduce i mezzi o se ne serve: «Solo un atto dovuto -conclude Erika Baldin- per prevenire eventuali e spiacevoli incongruenze, dismissioni, incomprensioni. E sempre nell’interesse di chi lavora e di chi viaggia».

read more
Comunicati stampa

LA LEGGE SPECIALE PER VENEZIA VA MASSICCIAMENTE RIFINANZIATA: IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO ALL’UNANIMITÀ IL MIO ORDINE DEL GIORNO

venezia-dall-alto

Venezia, 24 ottobre 2023 – Proseguire l’interlocuzione in corso con il governo Meloni, al fine di garantire lo sblocco di fondi adeguati a rifinanziare la Legge speciale per Venezia. Lo sollecita il Consiglio regionale, che oggi ha approvato all’unanimità dei presenti (43 voti favorevoli) l’ordine del giorno promosso dalla capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, e rivolto alla Giunta veneta: l’obiettivo è far affluire di nuovo, dopo oltre dodici anni, le necessarie risorse alla città capoluogo, alla gronda lagunare e all’intero bacino scolante, che versano in condizioni di gravi difficoltà sotto molti aspetti.

«Sono assai soddisfatta per l’esito di questo voto in aula -esordisce la consigliera- dal momento che anche la maggioranza di centrodestra ha compreso come non sia più rinviabile un’azione incisiva verso l’esecutivo centrale. Se in questi anni non si è raggiunto alcun risultato in tal senso, la responsabilità è trasversale e nessuno può dirsi esente da colpe. Ma oggi, da Venezia, vogliamo mandare un messaggio a Roma, a nome di un territorio fragile che va salvaguardato».

Molte le minacce che incombono: dallo spopolamento dei centri storici al fenomeno dell’overtourism, dalle maree eccezionali al moto ondoso. «Penso soprattutto al problema della casa -continua Baldin- perché è vero che mancano politiche abitative efficaci, ma l’ATER veneziana avrebbe a disposizione un numero di alloggi atto a soddisfare il fabbisogno dell’intera Città Metropolitana, se solo la funzionalità di tali immobili venisse ripristinata dagli opportuni stanziamenti».

L’ordine del giorno Baldin verrà inviato a tutte e tutti i parlamentari eletti in Veneto: «La Legge Speciale del 1973 -aggiunge la coordinatrice metropolitana del M5S- era infatti stata scritta in modo da rispettare le esigenze non solo della città d’acqua, ma delle intere realtà che si affacciano sulla gronda, come Chioggia e Mira, oltre che di un bacino scolante che coinvolge anche i territori del Padovano e del Trevigiano. Lo stesso presidente Zaia aveva chiesto al governo di rifinanziare la Legge nello scorso mese di febbraio, ma ad oggi le risorse riallocate dalla Regione ammontano solo a poco più di 28 milioni, del tutto insufficienti per mettere Venezia in sicurezza, come imposto anche dall’UNESCO».

Torna quindi necessario agire con forza comune, a nome dell’intera Regione: «Ringrazio le forze politiche presenti in Consiglio -conclude Erika Baldin- perché hanno compreso come Venezia e la sua laguna sono luoghi la cui importanza trascende ogni confine geografico, tanto da suscitare preoccupazione su scala planetaria quando avvengono fenomeni come l’alta marea straordinaria del 12 novembre 2019. La Città Storica rappresenta un patrimonio artistico e architettonico eccezionale,  mentre la laguna (con il suo complesso sistema di canali e barene) è un capitale ambientale inestimabile, e non solo per la biodiversità che custodisce. È ora che anche al governo si rendano conto di questa assoluta specificità, e che di conseguenza dispongano risorse altrettanto speciali».

read more
Comunicati stampa

BAGNI NON FUNZIONANTI NEI TRENI REGIONALI E NEI VAPORETTI, LA REGIONE FACCIA RISPETTARE I CONTRATTI DI SERVIZIO

Treno regionale Pop

Venezia, 13 ottobre 2023 – Sta facendo scalpore la notizia, riportata dalla stampa veneta, di un treno regionale lungo la tratta Venezia-Verona che lo scorso martedì mattina presentava entrambe le toilette fuori uso, costringendo i passeggeri dell’intero percorso a dover trattenere i propri bisogni fisiologici per quasi due ore e mezza. Dalle stanze della politica, è indignata Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale: «Che tutti i convogli debbano partire e arrivare con entrambi i bagni funzionanti, dovrebbe essere un’ovvietà. Penso soprattutto alle viaggiatrici e ai viaggiatori con problemi di salute, anziani, con patologie d’incontinenza, ma in generale a tutta l’utenza».

La consigliera segnala che «quotidianamente, comunque, i treni regionali che percorrono la distanza tra Verona e Venezia, oppure tra il capoluogo veneto e Bologna, sono sovraffollati da numerosi pendolari per motivi di lavoro e di studio. E le persone in piedi, giocoforza, intasano le carrozze. Spesso succede che almeno uno dei due bagni sia fuori servizio: in tal caso, per via dell’affollamento, è praticamente impossibile raggiungere il secondo, dal capo opposto della vettura». Vale ricordare, continua Baldin, che «esiste un contratto di servizio della Regione con Trenitalia. Bene, va fatto rispettare in ogni sua parte, a pena d’inadempienza».

Il tema è contiguo a quello che in laguna riguarda i vaporetti a lunga percorrenza: «Chi si sposta da e per le isole, a nord e a sud di Venezia -prosegue l’esponente del M5S- dal 12 aprile 2021 si trova a dover viaggiare senza poter usufruire dei bagni, chiusi d’imperio per mai precisate ragioni d’adeguamento. Alla data odierna niente è stato fatto per il loro ripristino, né tantomeno per la messa in acqua di mezzi dotati del più elementare comfort, soprattutto per le persone con disabilità».

Oltre a studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori, ad essere penalizzati dalla situazione sono le centinaia di migliaia di turisti che oltre alla città storica intendono visitare anche le isole: «Proprio un bel biglietto da visita -conclude Erika Baldin- per il quale chiedere pure un ticket d’ingresso… ma anche la Regione ha il compito di vigilare, dal momento che eroga le risorse per finanziare il trasporto pubblico locale. E non lo sta facendo come invece andrebbe fatto».

read more
Comunicati stampaInfrastrutture e trasportiTerritorio

OLIMPIADI INVERNALI 2026, IL PRESIDENTE ZAIA RIFERISCA IN CONSIGLIO REGIONALE SULLA PISTA DA BOB

den-harrson-NbXlBHxBbSs-unsplash

Venezia, 2 ottobre 2023 – «Non è pensabile che il presidente della Regione se la cavi dicendo “immagino che qualcuno dovrà prendere una decisione”. Proprio Zaia, che per anni ci ha spiegato l’assoluta necessità di realizzare la nuova pista da bob a Cortina, nonostante la contrarietà espressa fin dal principio dalle comunità locali e dalla galassia ambientalista». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che annuncia di aver sottoscritto l’interrogazione di Cristina Guarda (Europa Verde) per invitare il presidente Zaia «a riferire in merito alle determinazioni che intende adottare rispetto a quanto deciso dalla Provincia di Belluno, che ha chiesto alla Regione, al governo e alla Fondazione Milano-Cortina 2026 di valutare l’offerta di Innsbruck per le gare di bob, slittino e skeleton».

«In parole povere, non si può ignorare l’espressione democratica del Bellunese. La voce delle istituzioni provinciali», sottolinea Baldin, «si somma a quella dei cittadini che lo scorso 24 settembre sono scesi in piazza per ribadire la contrarietà a un progetto scellerato dal punto di vista economico e ambientale. Altro che Olimpiadi sostenibili! Il fatto che anche il Parlamento abbia votato a favore dell’ipotesi di un piano B, sfruttando la pista già esistente a Innsbruck, è una buona notizia: finalmente qualcuno sta aprendo gli occhi. La soluzione è a portata di mano e con le risorse risparmiate si potrebbero realizzare interventi a vantaggio delle popolazioni locali, che chiedono maggiori finanziamenti per il trasporto pubblico e i servizi sanitari».

«Resta però il nodo politico. Zaia ha capito che molto probabilmente la pista da bob non si farà, quindi cerca di fare lo struzzo e cambia la narrazione: prima era la Regione a volere il bob a Cortina, a qualunque prezzo, ora invece se ne può fare a meno, tanto “comunque le Olimpiadi si fanno”. L’importante, come sempre per l’autonomista Zaia, è che di fronte a un problema sia Roma a decidere», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

[In foto: la pista di bob abbandonata di Sarajevo – Dan Harrson / Unsplash]

read more
Comunicati stampa

FERROVIA CHIOGGIA-ROVIGO, ADDIO SISTEMI TERRITORIALI: ORA LA REGIONE ACCELERI IL PASSAGGIO DI CONSEGNE CON TRENITALIA

Chioggia_staz_ferr_ALn_668

Venezia, 26 settembre 2023 – Con l’approvazione del bilancio consolidato della Regione Veneto e delle sue società partecipate, avvenuta oggi nell’aula di palazzo Ferro Fini a Venezia, termina (si spera definitivamente) anche il capitolo di Sistemi Territoriali, l’azienda che fino ad ora ha retto il trasporto pubblico su rotaia tra Chioggia e Rovigo. Lo scorso agosto, infatti, il TAR ha ufficialmente assegnato a Trenitalia la gestione della linea, respingendo il ricorso presentato dalla concorrente Arriva Italia: «Ora non resta che avviare sollecitamente il passaggio di consegne -commenta Erika Baldin, capogruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle- dal momento che avrebbe già dovuto avvenire prima della fine dell’estate».

Intervenendo durante la seduta, la consigliera ha ricordato come «anche in questi sgoccioli di servizio, il completo fallimento di Sistemi Territoriali continua a fare danni. Ho notizia infatti di numerose cancellazioni di corse, in specie nei primi giorni di settembre: treni che non sono stati sostituiti da autobus, con il risultato di lasciare a terra studentesse, studenti, lavoratrici e lavoratori pendolari che continuano ad aver bisogno della tratta. Checché ne pensi la maggioranza, la quale ha fatto di tutto per limitare le potenzialità della tratta: le responsabilità delle scelte politiche operate dalla Regione nel malfunzionamento della Chioggia-Rovigo sono evidenti».

Semmai, continua Baldin, «la tratta è poco frequentata proprio perché non è stata in grado di fornire quel minimo di standard che il collegamento tra la laguna sud e il Polesine merita, che noi avevamo richiesto a più riprese e individuato nella normalità di Trenitalia. Anche per questo motivo, sollecito l’assessora regionale Elisa de Berti ad accelerare quanto più possibile la transizione, anche per istituire in tempo utile il “treno del mare” verso le spiagge di Sottomarina prima dell’inizio della prossima estate 2024».

L’esponente del M5S rilancia anche riguardo lo studio di fattibilità di una ferrovia tra Chioggia e Piove di Sacco, necessaria ai collegamenti con Padova, Mestre e Venezia: «La destra che amministra il Veneto vuole che sia RFI, impresa gestrice della rete, a occuparsene. Ma lascia attendere le calende greche, tanto per loro non è una priorità. Per me sì, e chiedo che sia la Regione stessa a finanziare lo studio in questione. Intanto -conclude Erika Baldin- c’è solo di che rallegrarsi della fine di Sistemi Territoriali, anche nel bilancio: addio, non ci mancherà».

read more
Comunicati stampa

CASCO OBBLIGATORIO PER LE E-BIKE, NON SOLO PER I MINORI: LA MAGGIORANZA DI ZAIA VOTA NO

Bici-Elettrica-2021

Venezia, 12 settembre 2023 – «Il casco dev’essere obbligatorio per tutti, non solo per i minori di 18 anni. Quando si batte la testa per terra l’asfalto non guarda l’età: qualcuno lo spieghi alla maggioranza di Centrodestra che ha bocciato il mio emendamento». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, a margine della seduta odierna che a palazzo Ferro Fini ha visto l’approvazione dell’ennesimo progetto di legge statale promosso dalla maggioranza leghista. «Il “no” al casco obbligatorio per tutti è assurdo sia nel merito, che nel metodo. In questo modo infatti la maggioranza si contraddice, smentendo l’analoga disposizione prevista in una proposta di legge statale sui monopattini: in quel caso l’obbligo è stato previsto per tutti», aggiunge Baldin.

«Concordo sul fatto che le e-bike debbano essere dotate di tutti i mezzi di sicurezza esistenti, inoltre sono favorevole all’estensione dell’obbligo assicurativo anche a questi veicoli. Naturalmente poi vanno effettuati i controlli: che senso ha introdurre nuove norme, se nemmeno vengono fatte rispettare quelle che già esistono? Ricordo che il codice della strada prevede per la bici a pedalata assistita il limite dei 25 km/h», sottolinea Baldin e conclude: «Le e-bike non vanno demonizzate, ma va sanzionato chi le usa in modo irresponsabile».

read more
Comunicati stampa

INTERVENTO URBANISTICO ATTORNO A VALLE OSSI DI ERACLEA, LA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE SIA LA PIÙ RIGOROSA E STRINGENTE

1

Venezia, 12 settembre 2023 – Una valutazione d’impatto ambientale che sia la più rigorosa e stringente possibile per il progetto urbanistico di Valle Ossi ad Eraclea. La chiede Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, dopo che la Giunta veneta ha confermato che l’iniziativa della società Élite Vacanza Gestioni non è ancora approdata alla VIA: «Le preoccupazioni manifestate sia dal vicino Comune di Jesolo, che da Legambiente -spiega la consigliera- appaiono fondate, dal momento che il sito è classificato SIC e ZPS, quindi a protezione speciale per la fauna e la flora che vi dimorano, tanto che la zona rientra nelle tutele europee di cui alla Rete Natura 2000».

Lo scorso marzo, Baldin aveva presentato un’interrogazione a risposta scritta all’esecutivo di palazzo Balbi, dato che il progetto è ormai quasi giunto alla fase autorizzativa: «La prospettiva è di un villaggio turistico da 14mila presenze giornaliere, cifra maggiore rispetto alla popolazione stanziale, alle soglie di una laguna protetta e di una spiaggia frequentata dagli abitanti del luogo. Per questo il Comitato regionale che sovrintende alla VIA dovrà operare nella massima libertà e considerando tutti i criteri discriminatori del caso». La coordinatrice metropolitana del M5S interviene anche in merito all’aspetto del diritto alla spiaggia libera: «Si tratta di uno dei pochi tratti non concesso a stabilimenti privati in quella parte di litorale. Il che lo configura come bene pubblico, a disposizione di tutte e di tutti. E la legge stessa salvaguarda il diritto universale alla balneazione».

Il progetto di Valle Ossi, che impatta in un’area di pregio florofaunistico riconosciuta come la laguna del Mort, prevede tra l’altro la costruzione di case mobili entro il parco rurale, dando lavoro a circa 400 persone: «Certo non si possono barattare ventilati vantaggi occupazionali -conclude Erika Baldin- in cambio dell’approvazione di un progetto destinato ad eliminare l’ultimo lembo di spiaggia libera della zona. Di tutto c’è bisogno meno che di ecomostri. Il fatto che la VIA sia ancora ferma alla verifica documentale può riuscire a scongiurare tale evenienza. Dopo l’istruttoria degli enti coinvolti, auditi dalla Regione a partire dal 9 maggio scorso, ci sarà la possibilità per gli interessati di presentare osservazioni. Confido che in tale sede emerga con assoluta sicurezza il rischio o meno di un’azione irreversibile, che potrà essere solo mitigata dalla futura conferenza di servizi».

read more
1 2 3 16
Page 1 of 16