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Una giovane richiedente asilo di 25 anni della Costa d’Avorio è morta lunedì dopo un malore avvertito nell’ex base di Conetta, dov’era ospitata. I migranti del centro hanno dato vita ad una rivolta, con tanto di sequestro degli operatori per alcune ore.

La consigliera regionale del M5S Erika Baldin interviene: “Ero stata a visitare la base di Conetta nei primi giorni di apertura. La situazione da allora è gradualmente andata peggiorando. Il problema del centro è il sovraffollamento, era solo questione di tempo prima che accedesse una cosa del genere. Come M5S siamo sempre stati contrari ai grandi centri di accoglienza”.

“Mentre contesti piccoli sono più facilmente gestibili, i centri sovraffollati causano queste ed altre problematiche. Purtroppo la tendenza a sovraffollare i centri in tutta Italia deriva dal business che gira attorno alla gestione dei migranti. Il business dell’accoglienza: questo è il vero problema – accusa la consigliere – a Cona abbiamo assistito nei mesi scorsi a diverse risse e disordini da parte degli ospiti. È gravissimo il sequestro ad opera dei migranti di cui sono stati vittime gli operatori del centro, liberati alle due di notte dalle forze dell’ordine. In centri così sovraffollati tutto è sbagliato, il caos regna da una parte e dall’altra. La nostra condanna è totale”.

“Non possono trasformare il Veneto nel campo profughi d’Europa – le fa eco il capogruppo M5S in consiglio regionale, Jacopo Berti – stiamo assistendo a una situazione indecente e inaccettabile, che degenera ogni giorno. Questi centri sono solo un business per chi li gestisce, un lager per chi ci vive e una bomba a orologeria per chi è costretto a viverci accanto”.

“I centri come quello di Cona – continua l’esponente del M5S – ormai sono fuori controllo, fuori da ogni decoro e pure estranei a ogni legge. Un pericolo micidiale per chi ci vive, per chi ci lavora e per chi se li trova accanto a casa, e la pressione non può che aumentare”.

“Chi non ha i requisiti deve essere immediatamente rimpatriato – sottolinea Berti – questo è il momento di azioni forti e decise, non possiamo più aspettare un giorno di più”.

Ecco le proposte del Movimento in quattro punti, applicabili già da ora:

1) Chi ha diritto di asilo resta in Italia, tutti gli irregolari devono essere rimpatriati subito a partire da oggi.

2) Schengen deve essere rivisto: qualora si verifichi un attentato in Europa le istituzioni devono provvedere a sospenderlo immediatamente e ripristinare i controlli alle frontiere almeno finchè il livello di allerta non sia calato e tutti i sospetti catturati.

3) Creazione di una banca dati europea sui sospetti terroristi condivisa con tutti gli stati membri, utilizzando anche quelle attuali.

4) Revisione del Regolamento di Dublino

erika baldin

The author erika baldin

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