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Trasporti. Baldin, Visman, Stecco (M5S) ad Actv/Avm: «Bagni nei vaporetti, chiediamo tempi certi per la riapertura»

Venezia, 28 luglio 2022 – Il Movimento 5 Stelle chiede ad ACTV/AVM tempi certi per la riapertura dei bagni nei vaporetti e nelle motonavi. A scatenare la presa di posizione è quanto accaduto mercoledì, lungo la linea di navigazione che da Punta Sabbioni conduce a Venezia: una bambina si è sentita male durante il tragitto, e non ha potuto far altro che vomitare direttamente in acqua, sporgendosi dallo scafo.

«La questione è fonte di disagio in particolare per le persone anziane – ammonisce Erika Baldin, consigliera regionale – e per coloro che soffrono situazioni di emergenza. Ad esempio lungo la linea 13, che serve le isole della laguna nord, dove il battello impiega circa un’ora per raggiungere terra». A questo si aggiunge per i residenti, sempre nelle isole prese d’assalto durante i mesi più caldi, l’insorgere di lunghe code sotto il sole per salire nei mezzi sempre più radi.

Da oltre un anno (era il 12 aprile 2021) i bagni nei vaporetti e nelle motonavi di linea sono stati chiusi, e mai più riaperti, poiché i natanti sono stati costruiti senza rispettare le disposizioni che regolano lo scarico dei liquami in laguna, alcune delle quali in vigore fin dagli anni Settanta.

Lo scorso 2 luglio l’amministratore delegato Giovanni Seno aveva dichiarato che i bagni sarebbero tornati nei soli vaporetti foranei: «Anche durante la seduta della commissione consiliare, la scorsa settimana – osserva la capogruppo veneziana Sara Visman – Seno si era speso molto a spiegare i termini dell’ammodernamento della flotta, senza tuttavia dare scadenze certe. Intanto cittadini e ospiti devono viaggiare su mezzi pubblici sprovvisti di servizi nelle tratte a lunga percorrenza».

L’investimento per ammodernare la flotta, infatti, ricade nell’ambito del PNRR: il piano degli interventi approvato ammonta a 240 milioni per l’intera mobilità di laguna e terraferma, che prevede anche l’acquisto di 3 ferry, 29 vaporetti, 8 motoscafi e 17 battelli foranei entro il 2026.

«Ancora quattro anni così?», sbotta Baldin. Che rincara la dose, stigmatizzando le parole dello stesso Seno: «Non si può affermare che “se prima si pensava a garantire il servizio pubblico sempre e comunque ad ogni costo, ora non sarà più così”. Perché ne va della qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli e di coloro che, abitando nelle isole, sono costretti ad utilizzare i mezzi pubblici. Non tutto può essere carne da bilancio». 

Lo sanno bene i dipendenti dell’azienda, soggetti a lunghi turni continui e con tempi sempre più ristretti: «Siamo vicini al loro impegno – prosegue la consigliera regionale – dal momento che vivono la stessa frustrazione degli utenti, senza nemmeno riuscire a prendere ferie per tempo. Ma AVM e Comune di Venezia pensano solo ad aumentare il prezzo del biglietto per chi non può possedere la carta Venezia Unica, portandolo a quote insostenibili».

Già nel 2021 i vertici di ACTV avevano spiegato che l’operatività dei bagni sarebbe andata a regime durante la manutenzione ordinaria annuale, ma questa procedura ormai viene sistematicamente prorogata per carenza di mezzi e risorse, finanziarie e umane. Alcuni calcoli dicono che per rendere idonei i bagni di tutta la flotta occorrono circa tre anni di ristrutturazione completa in cantiere, ma i bagni chimici nei pressi degli imbarcaderi devono essere autorizzati dalla Soprintendenza che difficilmente potrà concederli in luoghi di pregio come San Marco e Rialto.

La questione coinvolge comunque tutta la laguna: «Dov’è finita la collaborazione tra gli enti e la “filiera” decantata dagli esponenti del centrodestra?», si chiede il capogruppo del M5S al Comune di Chioggia, Daniele Stecco. «L’assenza di bagni nei vaporetti non è un bel biglietto da visita per i turisti che arrivano in città, e necessitano di un adeguato servizio di trasporto su acqua».

Intanto i bagni restano chiusi a chiave e barrati da laconici cartelli: sono proprio i marinai a dare spiegazioni agli utenti occasionali, che non si capacitano di tale disservizio. E fino al 2026 è lunga.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), capogruppo in Consiglio regionale
Sara Visman (MoVimento 5 Stelle), capogruppo in Consiglio comunale a Venezia
Daniele Stecco (MoVimento 5 Stelle), capogruppo in Consiglio comunale a Chioggia

Tags : ChioggiaVaporettiVenezia
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