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VOTERÒ LA LEGGE REGIONALE CHE RESTITUISCE L’ONORE AI SOLDATI FUCILATI PER DISERZIONE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

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Venezia, 20 marzo 2024 – «Il disegno di legge regionale che restituisce l’onore ai circa 1250 soldati italiani, fucilati e decimati nella Prima guerra mondiale per aver disertato o contestato gli ordini di andare al massacro, ridà dignità a queste giovani vite troncate dalla follia bellicista. Io lo sosterrò in aula senza riserve». Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, interviene in merito al progetto legislativo, primo firmatario il presidente Ciambetti, che è all’esame della VI Commissione consiliare: «Già da tempo -esordisce la consigliera- l’ANPI e le associazioni pacifiste chiedono siano commemorati anche i tanti militari forzati, dal Veneto e da tutta Italia, sottoposti ad esecuzioni sommarie non solo per diserzione o rivolta alle gerarchie, ma anche per punire gesti assolutamente normali nella vita civile, non tollerati invece dal parossismo di guerra».

A distanza di oltre cent’anni dalla sua conclusione, non si spegne l’eco di quella che papa Benedetto XV definì “l’inutile strage”: «Migliaia di giovani, spesso poco più che adolescenti -osserva Baldin- furono mandati a morire in prima linea per riconquistare all’Italia i territori di confine. Stavano lavorando nei campi, nel mare, in fabbrica: magari studiando per migliorare le proprie condizioni e quelle delle loro famiglie, alle quali sono stati sottratti. Da un momento all’altro, diventarono carne da cannone nel fango di trincea: ci fu chi disse di no, e furono tanti. A quei ragazzi, che pagarono con la vita l’ultimo grido di pace, dobbiamo delle scuse e impegnarci affinché mai più l’Italia sia coinvolta in operazioni di guerra, in nessuna parte del mondo, come recita l’articolo 11 della Costituzione repubblicana».

Lo sguardo è al presente: «Come i giovani veneti e italiani del 1915-18 -prosegue l’esponente del M5S- oggi si trovano nella stessa situazione milioni di ucraini, che hanno visto la loro terra invasa e che non possono riparare in Occidente. Lo stesso per i russi, spediti a combattere per le mire imperialiste di un capo autoritario che tanto piace al consigliere Valdegamberi. Per non parlare dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi: dappertutto il mondo chiede di cessare il fuoco, anziché investire denaro pubblico nella produzione e nella vendita di strumenti di morte». Nel confermare convintamente il proprio voto favorevole al ddl Ciambetti, Erika Baldin divarica il cuneo che anche questa iniziativa sta creando all’interno della maggioranza: «L’opposizione di Fratelli d’Italia a questa legge -conclude- è un retaggio ideologico sorpassato, che la dice lunga della differenza di valori tra chi rivendica una contemporanea democrazia liberale, fondata sopra i diritti della persona, e chi al valore della vita premette la “ragion di Stato” in armi e divisa».

erika baldin

The author erika baldin

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