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«Non possiamo permetterci che le Case di Riposo siano la nostra trincea più debole, sia sul fronte del Coronavirus sia su quello, più in generale, dell’assistenza ai nostri anziani. Un piano regionale di sgravi alle aziende o di contribuzioni ad hoc per alzare i salari del personale è una questione ormai spinosa, che non può più essere rimandata». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, dopo l’allarme lanciato dai sindacati sull’emorragia di personale nelle case di riposo veneziane.

«Come abbiamo già sottolineato – ribadisce la consigliera M5S – sono troppi (da stime sindacali qualche centinaio ) solo nella provincia di Venezia, gli infermieri e gli Oss che lascerebbero le Rsa con vuoti in organico, per andare a firmare contratti economicamente più vantaggiosi nel settore sanitario pubblico».

«Come componente della commissione regionale speciale di inchiesta sul Covid nelle case di riposo – conclude Baldin – ho toccato con mano le grandi difficoltà delle Rsa. Quello del personale (carenza ed eccessivo turnover) è uno dei problemi principali: che la Regione non abbia responsabilità diretta nelle gestioni non è un argomento valido per lasciare le cose come stanno. Questo è il momento per trovare, nel bilancio regionale, fondi e meccanismi per aumentare gli stipendi degli addetti alle Rsa, e avvicinarli così al livello di quelli della sanità pubblica. Ricordiamo che questa Giunta, in 10 anni, non ha ancora compiuto la riforma delle Ipab, siamo l’ultima regione a doverla ancora fare. Questo sarà uno dei tasselli da inserire, per non abbassare il livello e la sicurezza delle prestazioni».

Domenica 30 agosto 2020

#BaldinM5s

Tags : case di riposoCoronavirus
erika baldin

The author erika baldin

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