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SFRATTI IN EMERGENZA, MA IL CONSIGLIO REGIONALE HA BOCCIATO LA MIA MOZIONE PER INTERVENIRE COL GOVERNO, CHE HA DECISO LO STOP AL RIFINANZIAMENTO DEL FONDO AFFITTI

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Venezia, 17 ottobre 2023 – I numeri che emergono dal rapporto del Ministero dell’Interno riguardo gli sfratti, diffuso dalla CGIL, sono preoccupanti. Quelli eseguiti nel 2022 in laguna e terraferma sono stati 797, che collocano l’area metropolitana di Venezia al quinto posto in Italia, con incremento addirittura del 587% rispetto all’anno precedente, mentre le richieste di esecuzione pendenti sono 1924. «Il fenomeno è purtroppo in crescita in tutto il Veneto -rileva Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale- come ad esempio nel Polesine, dove gli sfratti eseguiti sono stati 130, e non sempre per situazioni di morosità, magari sopravvenuta a seguito di cause di forza maggiore come la perdita del posto di lavoro».

Ma è soprattutto Venezia, con il 34% dei 2310 sfratti eseguiti a livello regionale (più del doppio delle altre province) a rivestire un caso particolare: «La fine del blocco -prosegue la consigliera- ha messo in luce l’estrema precarietà delle politiche pubbliche per la residenza. Ed è un dato di fatto che con il governo Meloni è venuto a mancare anche il rifinanziamento delle misure di sostegno agli affitti, come il fondo per la morosità incolpevole. Senza considerare la fine del reddito di cittadinanza, che consentiva a numerose persone di far fronte alle necessità primarie, come la sopravvivenza entro alloggi di edilizia residenziale pubblica. A Venezia questo si assomma alla tendenza dei proprietari di guadagnare il più possibile dalle locazioni brevi ai turisti, spopolando la città storica e non offrendo alternative garantite nemmeno in terraferma».

Baldin parla di «condizione ormai strutturale» e ricorda che già nel 2022, prima che venissero eliminati, i sussidi governativi coprivano soltanto il 40% del fabbisogno: «D’altro canto -ammonisce l’esponente del M5S- lo scorso 12 settembre la maggioranza di centrodestra al Consiglio regionale ha bocciato una mia mozione, la quale chiedeva di interessarsi con l’esecutivo nazionale per il rifinanziamento del fondo affitti, oltre che di varare strumenti emergenziali per venire incontro alle difficoltà di chi ha dovuto subire aumenti vertiginosi, anche nel caso di mutuo».  

Un occhio di riguardo va, come sempre, alla pressante richiesta di alloggi da parte della popolazione universitaria in trasferta: «Ho visto -conclude Erika Baldin- che nei prossimi anni saranno messi a disposizione nuovi appartamenti a Venezia e a Mestre. Ma il problema è sentito anche ora, e sempre la Regione non ha ritenuto di stanziare ulteriori risorse per il diritto allo studio, un principio statutario. Riguardo tali argomenti, tornerò alla carica nella prossima sessione di bilancio».

Tags : casa
erika baldin

The author erika baldin

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