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‘NDRANGHETA IN VENETO. BALDIN (M5S): PREVENZIONE CONTRO CRIMINALITÀ ORGANIZZATA SIA IMPEGNO TOTALIZZANTE, SOPRATTUTTO NEL TURISMO DOPO IL COVID

ndrangheta in veneto

«Retate di questa imponenza confermano ancora una volta due concetti chiave sulla presenza della criminalità organizzata nella nostra regione. 1) Chi si ostina a dire che in Veneto la mafia non esiste, vive su un altro pianeta o mente sapendo di mentire. 2) L’allarme rosso che avevamo lanciato da ormai due mesi sul pericolo dello “shopping mafioso” ai danni delle imprese venete nel turismo, nel commercio e nella ristorazione, fiaccate dalla crisi del Coronavirus, è sempre più attuale e stringente. Le parole del procuratore della Repubblica di Venezia, Bruno Cherchi (“non ci sono solo infiltrazioni, bensì un profondo radicamento”) facciano riflettere e spaventare. In modo da agire con più forza nella prevenzione». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, dopo l’operazione della DDA con l’arresto di 33 persone e più di 100 indagati per vari reati tra cui l’associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, rapina, usura, oltre al sequestro di beni per 100 milioni di euro.

«Anche alla luce dell’operazione di oggi, cui va il nostro plauso agli inquirenti e alle forze dell’ordine – ribadisce la consigliera M5S – prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia veneta al tempo del Covid deve diventare un argomento all’ordine del giorno, come i tamponi e le mascherine. Facciamone un impegno totalizzante, dalle istituzioni alle associazioni di categoria, altrimenti le difficoltà dei nostri imprenditori aumenteranno la possibilità che il “welfare mafioso” faccia shopping nel turismo veneto, inquinandolo senza rimedio».

mercoledì 15 luglio 2020

Tags : CriminalitàmafiaturismoVenetoVerona
erika baldin

The author erika baldin

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