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CRISI AZIENDALI NEL MIRANESE, LA REGIONE SIA PARTE ATTIVA PER SALVARE I POSTI DI LAVORO. DEPOSITATA INTERROGAZIONE PER SPEEDLINE

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Venezia, 19 gennaio 2023 – Non accennano a venir meno le crisi aziendali che stanno coinvolgendo il territorio metropolitano di Venezia. Nonostante la felice soluzione della vertenza Bauer nel capoluogo, in terraferma -e soprattutto nella zona del Miranese- sono molte le situazioni da tenere sotto osservazione: dal call center Koiné di Martellago, dove il personale chiede l’applicazione del contratto di secondo livello, all’AkzoNobel di Scorzé che intende trasferire la produzione in Svezia dal prossimo mese di giugno, lasciando a casa 65 dipendenti.

Ed è sempre attuale la questione che riguarda la Speedline di Santa Maria di Sala, che la proprietà -la società svizzera Ronal- ha previsto di chiudere entro l’anno: «Anche se il prossimo 1° febbraio è previsto un vertice al Ministero delle Imprese e del Made in Italy -argomenta Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale- e se all’orizzonte compaiono alcune manifestazioni d’interesse al subentro, il futuro di circa 600 lavoratrici e lavoratori (senza considerare l’indotto) non può essere aleatorio e incerto».

Al “vertice” di mercoledì, assieme alle sigle sindacali FIOM CGIL e FIM CISL -preoccupate che l’eventuale avvicendamento avvenga entro la primavera- e ai consulenti della Ronal incaricati di intercettare i possibili compratori, ha partecipato anche l’unità di crisi della Regione del Veneto: «L’impegno dell’ente non può venire meno -prosegue la consigliera- come avevo già dichiarato, sottoscrivendo tre ordini del giorno in calce all’ultimo bilancio regionale. Grazie all’attività dello stabilimento di Tabina e al know-how di tutte le maestranze, Speedline è un marchio d’avanguardia utilizzato a tutti i livelli anche per le competizioni, e contribuisce a portare alto il nome del Veneto nel mondo».

L’esponente del M5S ha pertanto depositato un’interrogazione a risposta scritta, atta a conoscere quali passaggi istituzionali la Giunta veneta abbia concretizzato e intenda praticare di qui in avanti: «Chiedo all’esecutivo regionale -conclude Erika Baldin- di continuare ad essere parte attiva nell’accelerazione dell’uscita dalle crisi aziendali, e specificamente della Speedline, garantendo il mantenimento dei posti di lavoro e la sicurezza di oltre seicento famiglie. Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori a pagare gli effetti dei processi di delocalizzazione o ristrutturazione».

Tags : speedline
erika baldin

The author erika baldin

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