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CONTRIBUTO D’ACCESSO A VENEZIA, LA PIATTAFORMA PER LE OSSERVAZIONI NON È IL PERCORSO PARTECIPATIVO CHE AVEVAMO CHIESTO. MA È COMUNQUE UNA VITTORIA DELLE OPPOSIZIONI: BRUGNARO COSTRETTO A GUARDARE IN FACCIA LA REALTÀ

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Venezia. Visman e Baldin (M5S): «Contributo d’accesso, la piattaforma per le osservazioni non è il percorso partecipativo che avevamo chiesto. Ma è comunque una vittoria delle opposizioni: Brugnaro costretto a guardare in faccia la realtà»
 
Venezia, 5 dicembre 2022 – «È una vittoria di tutti i soggetti che hanno partecipato all’assemblea sotto la Pescheria di Rialto e alla manifestazione del 19 novembre scorso». Sara Visman, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Venezia, rivendica la decisione da parte della giunta di aprire una piattaforma pubblica per apportare osservazioni al regolamento che dovrebbe disciplinare il contributo d’accesso alla città storica.

«Tuttavia non è ciò che chiedevamo -puntualizza la consigliera- e anzi stiamo ancora aspettando la risposta ufficiale all’ipotesi di un ampio percorso partecipativo, che doveva vertere non sopra mere osservazioni al regolamento, bensì una serie di incontri e dibattiti con la cittadinanza». L’esponente del M5S specifica la sua posizione: «L’idea che ci muove è diversa dalle osservazioni al regolamento attuale, attraverso un portale. Io per prima mi ero spesa in favore di un vero referendum, sottoscrivendo poi l’istanza di questo strumento. Ma prima dev’esserci il “débat publique”, solo dopo viene la formulazione di un regolamento».

La risposta alle istanze delle opposizioni sarebbe dovuta arrivare oggi, dall’Avvocatura Civica: «Invece di fissare un iter -prosegue Visman- e di fatto iniziarlo, Brugnaro ha fatto un colpo di mano, scavalcando l’iniziativa delle consigliere e dei consiglieri, e cercando anzi di rifarsi una verginità attraverso la procedura democratica che prima non aveva mai preso in considerazione. Si intesta quindi una sorta di “magnanimità” solo dopo che tutte e tutti gli hanno fatto capire che stava andando a sbattere il naso nelle contraddizioni e nel caos della sua stessa maggioranza, in parte (e per motivi differenti) ostile al provvedimento.

Ciò denota una certa difficoltà a portare avanti un regolamento così controverso, e palesemente limitativo della libertà di chi a Venezia abita». Il M5S rimane pertanto «convinto che il coinvolgimento della popolazione sia fondamentale in questo tipo di decisioni. Siamo stati e siamo dalla parte giusta, quella della partecipazione ampia di cittadine e cittadini, con idee fattive e non di mera protesta».

Fa eco la consigliera regionale Erika Baldin: «Da tempo chiedevamo che la misura, alla quale rimaniamo convintamente contrarie, dovesse passare attraverso una valutazione della cittadinanza, ovvero di chi risiede nella città storica e subisce gli effetti dell’overtourism. Ora a questa iniziativa dev’essere data la massima diffusione, di modo che tutte e tutti siano informati e possano esprimere le proprie perplessità verso uno strumento sbagliato, penalizzante e pure non esente da critiche sotto il profilo giuridico, come ad esempio la privacy degli ospiti. La battaglia continua, nelle istituzioni e nella città».

Sara Visman (MoVimento 5 Stelle), consigliera comunale
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale
Tags : turismoVenezia
erika baldin

The author erika baldin

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