Venezia, 6 maggio 2025 – «Una legge regionale condivisibile, ma inefficace per via delle risibili risorse stanziate dalla giunta Zaia». Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio veneto, commenta il disegno normativo promosso dalla maggioranza, volto a favorire la sostituzione dei contenitori di prodotti ittici in polistirene con materiali ecosostenibili: «La Regione stanzia solo ventimila euro, che non bastano nemmeno a coprire una puntuale campagna d’informazione, pur prevista. Per fare le cose ci vogliono i fondi, altrimenti anche le leggi migliori rimangono scatole vuote. E spiace che il centrodestra al potere nella settimana intercorsa tra le due sedute consiliari non sia riuscito o non abbia inteso rimediare, nonostante gli avvisi da parte delle minoranze».
Tuttavia, Baldin ha visto approvare all’unanimità l’ordine del giorno -da lei stessa depositato, e sottoscritto dai gruppi del PD, di Europa Verde e del Veneto che Vogliamo- che impegna l’esecutivo a programmare la riduzione dei rifiuti plastici galleggianti, prodotti a monte e lungo i corsi d’acqua, i quali vengono alfine a depositarsi lungo le spiagge e alle foci dei fiumi: «L’assemblea ha compreso che l’onere economico del loro asporto risulta assai gravoso per il patrimonio dei Comuni, dunque non può essere lasciato alle incombenze dei singoli enti locali litoranei. Il problema è stato avanzato più volte, sia dai sindaci del “G20” delle spiagge, sia da chi amministra i territori attraversati da fiumi navigabili: è una questione di equità».
Non si tratta solo di residui di lavorazioni industriali o della semplice caduta di tronchi e rami, ma nel discorso entrano anche i rifiuti urbani, le boe e le attrezzature di pesca danneggiate, gli scarichi mercantili o crocieristici: «Nella sessione di bilancio a fine 2024 -continua la consigliera- era stata esplicitata la volontà politica di ridurre la produzione di rifiuti plastici e di incentivare le iniziative volte alla raccolta. Ora arriva il pronunciamento ufficiale e specifico del Consiglio, che la Giunta non può ignorare: anzi dovrà coinvolgere sia gli enti locali interessati, sia mettere in campo precise competenze tecniche nel proprio organico, onde dar corso al documento votato oggi».
Già nel giugno 2021 l’esponente del M5S aveva presentato un disegno di legge regionale, il n.70, volto a modificare le attuali norme in materia di rifiuti giacenti: «Lo strumento cui facevo riferimento -conclude Erika Baldin- sarebbe un contributo della Regione a favore di soggetti pubblici o privati, ripartito annualmente in base a criteri quantitativi. Ma in quasi quattro anni il ddl è stato solo illustrato alla II Commissione, senza concluderne l’iter prima di approdare all’esame dell’aula. Non è giustificabile lasciar passare tutto questo tempo, specie se un analogo progetto attendeva già durante la precedente legislatura». Il tema plastic-free è peraltro da sempre presente nella politica del MoVimento, che dove ha amministrato (come a Chioggia) ha emanato provvedimenti al fine di contenere la diffusione delle plastiche e accelerarne lo smaltimento.