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LA MAGGIORANZA DICE ANCORA NO A FINANZIARE LE OPERE NECESSARIE A SRADICARE LE PIANTE INFESTANTI IL NAVIGLIO DEL BRENTA

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Venezia, 5 marzo 2024 – «Ancora una volta il Consiglio regionale del Veneto volta le spalle alle richieste dei sindaci della Riviera del Brenta». Da pochi minuti si è conclusa, a palazzo Ferro Fini, la votazione del progetto di legge in materia di valorizzazione e promozione del turismo fluviale, e la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, sbotta: «La maggioranza di centrodestra ha ritenuto di bocciare un mio ordine del giorno, collegato al progetto di legge, che avrebbe invitato la Giunta ad attivarsi in tutte le sedi istituzionali per la definitiva e permanente soluzione dei problemi causati dalla porracchia, la pianta infestante che soprattutto d’estate si radica lungo il Naviglio, rendendone difficile la fruizione».

L’ordine del giorno firmato Baldin recepiva i contenuti di un emendamento che, per ben due sessioni di bilancio, la stessa consigliera aveva sottoposto all’attenzione dell’aula, senza appunto riceverne soddisfazione: «Questa volta in particolare -commenta amara l’esponente del M5S- non si è voluto sostenere le comunità rivierasche, ovvero uno degli scopi del progetto di legge. Ricordo che i Comuni già si sobbarcano per intero le spese di manutenzione degli alvei fluviali, attingendo ai propri bilanci che già non sono floridi per via dei continui tagli da parte del governo centrale. Senza contare che anche per l’apertura e la manutenzione dei ponti mobili il Comune di Mira spende ogni anno cinquecentomila euro, non godendo di alcuna sovvenzione dagli enti sovraordinati. E anche per questo aspetto avevo presentato due emendamenti a dicembre 2022 e 2023, regolarmente cassati dalla maggioranza».

Niente finanziamenti dalla Regione, quindi, per un dramma che da anni vede impegnate le amministrazioni locali, sia dal punto di vista ambientale (la Ludwigia hexapetala, che prospera con il fusto immerso nell’acqua, porta al decesso per anossia della fauna ittica brentana), sia da quello economico: «I battelli che trasportano i turisti lungo il Naviglio -conclude Erika Baldin- non riescono a farsi largo in quello che, con i mesi caldi a venire, diventa un vero e proprio prato fiorito, peraltro maleodorante. Si tratta di una parte non marginale delle entrate per le imprese del territorio, circostanza che non può sfuggire a coloro che hanno deciso di boicottare le necessità della zona. Ora ai trasportatori è chiaro chi dovranno ringraziare se la propria elica finirà intasata tra un approdo e l’altro». 
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Comunicati stampa

ONORARE STEFANO GHELLER, LA GIUNTA VENETA ADOTTI IN DELIBERA I CONTENUTI DEL DISEGNO DI LEGGE COSCIONI IN TEMA DI FINE VITA

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Venezia, 26 febbraio 2024 – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, partecipa al lutto per la scomparsa di Stefano Gheller, attivista dei diritti civili in Veneto che con la sua battaglia personale ha aperto la strada alla discussione in tema di fine vita. «Lo ricordo per la sua dignità e compostezza -commenta la consigliera-  per la forza della sua azione. Era un uomo che amava la vita, fino all’ultimo».

In occasione delle esequie, Baldin rilancia l’ipotesi che sia la giunta Zaia, attraverso una delibera, a riprendere in mano la questione dopo il discusso voto del Consiglio, avvenuto a gennaio: «Il modo migliore per onorare la memoria di Stefano Gheller -aggiunge l’esponente del M5S- è che l’esecutivo regionale recepisca i contenuti del disegno di legge promosso dall’associazione Coscioni».

Tutte e tutti coloro che hanno diritto di godere del trattamento già riconosciuto dalla Corte Costituzionale -conclude Erika Baldin- «devono essere nelle condizioni di poterlo fare concretamente anche in Veneto, non solo in forza di una sentenza della Consulta. Ovvero ciò per cui Gheller stesso si è battuto».

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