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Comunicati stampa

BRUGNARO RISPONDA AI GIUDICI PER TUTELARE GLI INTERESSI E L’IMMAGINE DI VENEZIA

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Venezia, 5 ottobre 2024 – «Ogni privato cittadino ha il diritto di avvalersi della facoltà di non rispondere, ma può il sindaco di Venezia rifiutarsi di fare chiarezza su un’indagine che presenta accuse di tale gravità? In un momento così delicato, è fondamentale che la città possa contare sopra una guida priva anche del sospetto di eventuali pendenze giudiziarie, in grado di operare pienamente e serenamente per il bene comune, cosa che Brugnaro non sarà certamente in grado di fare qualora il giudice per le udienze preliminari disponesse il rinvio a giudizio.

Le accuse sollevate non riguardano questioni di poco conto, ma toccano gli interessi privati del primo cittadino nella vendita dell’area dei Pili, compromettendo l’immagine e la credibilità della città. In simili circostanze, per ragioni di trasparenza e opportunità, molte figure pubbliche scelgono di dimettersi, mettendo al primo posto l’integrità della propria istituzione. È fondamentale che il sindaco Brugnaro e tutti gli indagati collaborino pienamente con le autorità giudiziarie per chiarire ogni aspetto delle accuse mosse. La cittadinanza ha il diritto di conoscere la verità e di avere fiducia nelle istituzioni che la rappresentano.

Chiediamo che il sindaco Brugnaro, nel rispetto delle leggi, fornisca tutte le informazioni necessarie per garantire la massima trasparenza.

La città merita un’amministrazione limpida, che lavori esclusivamente per il bene pubblico e non per interessi personali.

Se Brugnaro non ha nulla da nascondere, faccia un passo avanti e chiarisca la propria posizione davanti alla magistratura. Così facendo, potrà tutelare l’onorabilità della carica che ricopre e restituire fiducia alle cittadine e ai cittadini di Venezia».

Lo dichiara Erika Baldin, consigliera regionale per il MoVimento 5 Stelle in Veneto.

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Comunicati stampa

NUCLEARE A VENEZIA, MAGGIORANZA IN TILT: ZAIA È CONTRARIO? VOTI LA MOZIONE CHE HO PRESENTATO

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Venezia, 29 ottobre 2024 – «Oggi, Luca Zaia ha espresso la sua ferma contrarietà all’idea di costruire una centrale nucleare nella laguna di Venezia, sottolineando i pericoli e le implicazioni ambientali che un progetto simile comporterebbe. Peccato che la proposta nasca proprio dal governo Meloni, con l’ipotesi di realizzazione di una centrale nucleare in laguna a Porto Marghera lanciata dal ministro Adolfo Urso e dal presidente del CNEL Renato Brunetta. Questa dichiarazione evidenzia le contraddizioni presenti all’interno del centro destra, sia a livello nazionale che nella regione Veneto, ma oltremodo all’interno della Lega.

Purtroppo, i partiti della maggioranza non sembrano rendersi conto che questi “balletti” si svolgono a spese dell’ambiente e dei cittadini. È inaccettabile che si giochi con questioni tanto gravi senza considerare le reali conseguenze per il nostro territorio e le future generazioni.

A questo punto, è fondamentale che la maggioranza si esprima in modo chiaro e concreto, votando a favore della mozione già depositata da me e dalla collega Ostanel, la quale chiede alla regione di impegnarsi ufficialmente contro questa proposta scellerata, ma soprattutto lo chiediamo al presidente Zaia, che indubbiamente non avrà timore di essere smentito dalla sua fedelissima maggioranza.

È già di per sé surreale che una simile questione venga discussa seriamente. È tempo di un’inversione di rotta che promuova una riconversione ecologica e un approccio sensato e rispettoso delle nostre comunità e del nostro territorio».

Lo dichiara Erika Baldin, consigliera regionale in Veneto per il MoVimento 5 Stelle.

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