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IL VENETO È FANALINO DI CODA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: SIAMO DI FRONTE AL PIÙ GRANDE FALLIMENTO POLITICO DI ZAIA

Venezia, 27 settembre 2023 – «Studiare in Veneto diventa sempre più un privilegio per pochi: se gli studenti vengono ancora qui è solo grazie al prestigio dei nostri atenei, non certo per la qualità del diritto allo studio che vede la Regione all’ultimo posto nella classifica nazionale». Così Erika Baldin, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle e capogruppo a Palazzo Ferro Fini, che ricorda: «di recente, la maggioranza di Zaia ha bocciato una mia mozione che chiedeva alla Regione di finanziare gli ESU, le aziende regionali per il diritto allo studio che dovrebbero occuparsi della residenzialità universitaria. Dovrebbero, appunto, ma non riescono a soddisfare le necessità degli studenti: da anni i trasferimenti regionali sono al palo e gli ESU non possono investire per realizzare nuovi studentati o gli altri servizi necessari, come ad esempio le mense. Nel frattempo, il governo Meloni ha azzerato il fondo affitti che in Veneto valeva 22 milioni di euro».

«Proprio oggi l’Unione degli Universitari è scesa in piazza a Venezia, come in tante altre città italiane, per esprimere il proprio dissenso contro il caro studi e l’emergenza abitativa. “Vogliamo un futuro qui”, questo chiedono gli studenti. E non è un caso che puntino il dito nei confronti della Regione», sottolinea Baldin, «perché i dati sulle borse di studio parlano chiaro: il 65% degli idonei non beneficiari è in Veneto, 3.247 studenti su un totale di 4.947 a livello nazionale. É la fotografia di una Regione che non investe nel diritto allo studio e che sceglie di non essere attrattiva per i giovani: questo, più di altri, è il vero fallimento politico dei tre mandati di Zaia e dei quattro di Donazzan», conclude la consigliera regionale.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

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