close
Comunicati stampaInfrastrutture e trasporti

I TAGLI INGENTI DEL GOVERNO MELONI ALLE PROVINCE METTONO A RISCHIO LA MANUTENZIONE DELLE STRADE. UNA MIA MOZIONE CHIEDE ALLA REGIONE DI INTERVENIRE

Schermata 2020-10-09 alle 18.34.38

Venezia, 31 maggio 2025 – Strade provinciali dissestate, e il governo Meloni cosa fa? Riduce del 70% i trasferimenti agli enti locali, dirottandoli verso l’alta velocità ferroviaria e chissà, il fantomatico ponte che dovrebbe attraversare lo stretto di Messina. «Una situazione inaudita -commenta Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale- che rischia di mettere in ginocchio le sei Province venete e la Città Metropolitana di Venezia, le quali dovrebbero reperire altrove gli stanziamenti necessari alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Soprattutto, le conseguenze verrebbero pagate dalla cittadinanza, costretta a viaggiare sopra infrastrutture non all’altezza».

La consigliera ha depositato una mozione che, ove approvata, impegnerebbe la Giunta a organizzare un incontro urgente (attraverso la Conferenza delle Regioni) tra l’Unione delle Province Italiane e i Ministeri delle Infrastrutture e trasporti, degli Affari regionali e dell’Interno, riguardo il possibile recupero di ulteriori fondi: «La Regione -spiega Baldin- dovrebbe concorrere alla redazione di uno studio vocato a sopperire a queste urgenze, anche rivedendo eventualmente l’attuale conformazione della rete viaria regionale, approvata lo scorso febbraio dal Consiglio».

I tagli in questione ammontano a ben 175 milioni per tutto il territorio nazionale, e sono stati disposti attraverso la legge di conversione del decreto “milleproroghe”: «Solo riguardo il Veneto -nota l’esponente del M5S- si parla di oltre 13 milioni di risparmio nelle due annualità 2025 e 2026. Il che non significa automaticamente dover rinunciare a opere indifferibili, bensì che gli enti locali vengono lasciati da soli, ad esempio a caccia di bandi europei, per concludere cantieri già avviati. Ne discende anche l’aumento della possibilità che prevalga il regime del maggior ribasso, quindi dei subappalti, con tutto ciò che consegue in termini di qualità e sicurezza, anche per chi lavora».

L’allarme è stato lanciato anche da esponenti del centrodestra, come il senatore Antonio de Poli che ha avanzato una sua interrogazione in Parlamento: «Non sono affatto sufficienti -conclude Erika Baldin- le rassicurazioni che il viceministro leghista Rixi ha fornito, riguardo il ripristino dei finanziamenti in parola. Serve che diventano concreti, effettivi, visibili. Ed è urgente che il governo Meloni cambi prospettiva nei confronti di Comuni, Province e Regioni, vessate da continui tagli e dal privilegio per i progetti a gestione centrale, i quali azzerano il ruolo positivo delle autonomie ma gettano in carico a loro solo le responsabilità davanti alla popolazione, in quanto enti più prossimi». 

erika baldin

The author erika baldin

Leave a Response