Venezia, 11 giugno 2025 – Il numero decrescente delle donazioni di sangue in Veneto diventa materia di discussione nelle istituzioni regionali. È di pochi giorni fa infatti l’appello dell’AVIS, che illustra la contrazione di circa il 6% nei mesi di marzo, aprile e maggio, in previsione delle esigenze estive che prevedono una necessità maggiore, dovuta al traffico turistico più intenso che innalza il rischio di incidenti.
E ora la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha depositato un’interrogazione in materia rivolta alla Giunta regionale: «È il caso di raccogliere l’allarme lanciato dalle volontarie e dai volontari veneziani -esordisce la consigliera- i quali attestano il disimpegno stagionale da parte di non pochi donatori e donatrici, associato alla difficoltà di molti aspiranti a conseguire la necessaria idoneità, dal momento che le ULSS venete mettono a disposizione un numero esiguo di visite mediche al mese, a causa della carenza di personale medico».
Per questi motivi, Baldin chiede all’esecutivo di palazzo Balbi se intende aumentare tale dotazione, indispensabile per vagliare le nuove richieste volontarie: «Occorre inoltre promuovere la cultura della donazione di sangue, attraverso un’apposita campagna mirata alle giovani generazioni, che rispondono in termini più blandi, come si è visto anche riguardo le donazioni di organi. A proposito delle quali, attendo ancora risposta dalla Giunta alla mia interrogazione dello scorso gennaio».
Tra le concause della riduzione, anche l’impossibilità a donare dopo i 65 anni di età: «Certo -nota l’esponente del M5S- ma è soprattutto attorno agli under 35 che si appunta l’attenzione di operatrici e operatori, essendo la fascia d’età attualmente meno coinvolta, con sole 8238 adesioni annue nell’area metropolitana di Venezia. Già solo nella fascia da 36 a 39 anni esse sono oltre 13mila, mentre coloro che a breve non potranno più donare per sopraggiunti limiti sono 2630. Non pochi».
Erika Baldin ringrazia comunque le sezioni dell’AVIS per il grande impegno nel territorio: «Le donazioni periodiche del proprio sangue rappresentano non solo un grande gesto di generosità, ma anche un’esigenza medica incontrovertibile nella trattazione delle urgenze. Il Veneto è la terza regione più generosa d’Italia, dietro Lombardia ed Emilia Romagna, per numero di donazioni (oltre 197mila) e per numero di soci donatori, oltre 125mila. Per cui mi aspetto dalle istituzioni una presa di coscienza adeguata a mantenere questo status e, se possibile, ad incrementarlo con nuove leve».