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SODDISFAZIONE PER L’ACCORDO SINDACALE ALL’HOTEL BAUER DI VENEZIA. ORA RISOLVERE LE ALTRE CRISI, COME ALLA KOINÉ DI MARTELLAGO

Venezia, 10 gennaio 2023 – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, esprime soddisfazione per il positivo sviluppo della vertenza Bauer. Lo storico albergo veneziano, in fase di ristrutturazione e destinato a riaprire solo nel 2025, si è impegnato con i sindacati alla riassunzione dell’intero personale (circa 200 lavoratrici e lavoratori, 90 dei quali a tempo indeterminato), salvo coloro che avranno scelto altre strade: l’accordo è stato firmato ieri, e sarà esplicitato nei dettagli il prossimo 17 gennaio.

«Fin dall’inizio -ricorda la consigliera- sono stata al fianco delle maestranze e dei loro rappresentanti al tavolo delle trattative, attraverso un’interrogazione alla Giunta regionale e un ordine del giorno che ho presentato in sede di bilancio, purtroppo bocciato dalla maggioranza». Il licenziamento collettivo prelude a un periodo di cassa integrazione pari a 24 mesi -il massimo consentito- che all’80% sarà a carico dello Stato: le lavoratrici e i lavoratori percepiranno 1300 euro al mese, fino al reintegro quando la struttura riaprirà i battenti sotto l’insegna internazionale Rosewood.

«Ma non bisogna abbassare la guardia -continua Baldin- dal momento che le crisi aziendali in corso sono molte. Ad esempio quella per l’applicazione del secondo livello contrattuale alla Koiné di Martellago, che vede le operatrici e gli operatori del call center in lotta per rivendicare i dovuti aumenti salariali».

L’esponente del M5S ha anche indirizzato un proprio intervento al congresso metropolitano della CGIL, in corso al Laguna Palace di Mestre: «Fiera di aver ricevuto l’invito, in questi anni le battaglie per la difesa dei posti di lavoro e per l’applicazione dei contratti ci hanno visti dalla stessa parte. In Consiglio ho portato ad esempio la voce delle persone infortunate nei luoghi di lavoro, per le quali continuo a chiedere alla giunta Zaia di aumentare le dotazioni degli SPISAL.

Queste vertenze -conclude Erika Baldin- sono la testimonianza di quanto sia necessario oggi di un sindacato radicato nella coscienza delle lavoratrici e dei lavoratori, che sia dinamico e vocato verso le giovani generazioni, in grado di intercettare le situazioni di margine nella giungla dei contratti e delle nuove forme d’impiego. Il fine è migliorare le condizioni di vita di chi sta peggio, supplendo al blocco dell’ascensore sociale che la politica e le istituzioni da troppo tempo danno per scontato».

erika baldin: