close
inps bonus 600 euro

1 – Subito fuori i nomi: inaccettabile che un consigliere regionale che ha chiesto il bonus di 600 euro per il Covid venga messo in lista.

2 – C’è poi il nodo della questione morale. Anche se è storia vecchia, non passa mai di moda e noi M5S l’abbiamo fissata come punto fondante. Un parlamentare o un consigliere regionale (non altri eletti, che non hanno compensi adeguati) che ha chiesto i €600 di bonus, lo ha fatto sgusciando tra le pieghe di una norma attuata in emergenza per dare una mano a chi ne aveva bisogno, e NON ne risponderà solo la sua coscienza. Deve rispondere anche alla coscienza di tutti i cittadini , perché non l’ha ordinato il medico di fare politica, lo hanno scelto loro. E il vero senso della politica è amministrare la cosa pubblica e risolvere i problemi e le istanze delle persone, non i propri.

3 – Bizzarro che i richiedenti il bonus, in Veneto, trovino posto tra le fila di chi criticava le misure emergenziali del governo durante l’emergenza Covid. Di giorno, nella Lega, giù strali in abbondanza, di notte davanti al sito Inps per fare domanda del bonus. Se fosse tutto vero, una contraddizione colossale, impossibile da giustificare.

Erika Baldin
Consigliera regionale del Veneto

#BaldinM5s


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

Tags : bonusCoronavirusVeneto
erika baldin

The author erika baldin

Leave a Response