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MIHAI ENACHE, OPERAIO FINCANTIERI, MORTO SOFFOCATO IN UN CASSONETTO DELLA CARITAS A MESTRE

Il dolore per la morte di Mihai Enache, operaio della Fincantieri, lascia senza parole. In questo momento di lutto mi stringo alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Mihai. Credo che i familiari abbiano diritto di conoscere tutta la verità sull’accaduto e spero che possano trovare le risposte che cercano.

Una morte così ingiusta e insensata, quella di un operaio che soffoca dopo aver infilato la testa in un cassonetto della Caritas, è sconvolgente e ci chiama tutti in causa. Ci ricorda che oggi, in Italia, il lavoro non è sempre sinonimo di dignità.

Nel nostro Paese il 12-13% dei lavoratori sono sotto la soglia di povertà: siamo ancora lontani dalla piena attuazione dell’art. 36 della Costituzione, dall’assicurare “un’esistenza libera e dignitosa” a chi lavora e alla propria famiglia. Di qui l’urgenza di più forti interventi per migliorare le condizioni di vita e di lavoro, per le politiche di inclusione e integrazione, contro la povertà e ogni forma di emarginazione.

erika baldin: