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LE ACQUE DEL BRENTA PRESENTANO LIVELLI DI BATTERI FECALI ANCHE TRE VOLTE SUPERIORI AL CONSENTITO. LA REGIONE COORDINI GLI ENTI PREPOSTI AL CONTROLLO DEGLI SCARICHI

Venezia, 19 maggio 2025 – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, ha depositato un’interrogazione diretta alla Giunta veneta, al fine di conoscere come essa intenda comportarsi per evitare il peggioramento della qualità delle acque del Brenta, le quali hanno manifestato in diversi luoghi del Padovano e del Veneziano concentrazioni di batteri fecali e di Escherichia Coli superiori alla soglia consentita.

«Soprattutto tra Cadoneghe e Piove di Sacco -osserva la consigliera- la loro quantità raggiunge livelli anche tre volte oltre la legge, senza considerare che poi alla foce l’acqua del fiume trascina con sé anche i rifiuti provenienti da tutte le località a monte, che finiscono spiaggiati. Per questo motivo chiedo alla giunta Zaia di coordinare le istituzioni preposte al controllo ambientale degli scarichi nel tratto padovano».

I rilievi critici sono peraltro contemporanei allo svolgersi della manifestazione “Operazione Fiumi 2025” nel parco del Brenta a Fontaniva: «Grazie a Legambiente e all’ARPAV -continua Baldin- oltre alle Autorità di Bacino distrettuale, che hanno dato comunicazione degli esiti relativi a questi monitoraggi, pur preoccupanti. La situazione è nota da anni, grazie alle campagne di Goletta Verde: ma non è mai stato praticato un rimedio definitivo».

Il tema della sicurezza nell’approvigionamento delle risorse idriche è quanto mai stringente in Regione: «Non c’è infatti solo tale specifica contaminazione -aggiunge l’esponente del M5S- ma anche quella da sostanze glifosate e PFAS, in vaste parti del territorio attraversato dai fiumi veneti. Ciò fa sì che ogni anno il peggioramento della qualità delle acque superi la già deficitaria situazione dell’anno precedente, e non lo possiamo più permettere».

Sullo sfondo sta anche la riduzione della portata del Brenta, e la discussione attorno alla ventilata diga del Vanoi: «La conservazione quantitativa e qualitativa del corso d’acqua è fondamentale per gli acquedotti e per i Consorzi di bonifica -conclude Erika Baldin- quindi neanche una goccia può andare dispersa per la mancata vigilanza riguardo l’inquinamento, anche di natura zootecnica. Ne parlerò anche il prossimo 23 maggio a Cittadella, durante il convegno “Acqua, bene comune”».

erika baldin: