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ELEZIONI. BALDIN (M5S): VOTO PER POSITIVI AL COVID-19 NON È UNA QUESTIONE MINORE, MA UN GIGANTESCO IMPACCIO NORMATIVO E ORGANIZZATIVO, DA RISOLVERE COLLABORANDO CON LO STATO

erika baldin lux telefono

«Il diritto di voto va assicurato e tutelato per tutti i cittadini, anche quelli che saranno – pochi, lo voglio sperare – in isolamento fiduciario a casa o presso altre residenze alla date delle elezioni».

Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, che prosegue: «La partita – Baldin si rivolge al presidente della Regione – non si può risolvere con una battuta in conferenza stampa, anche perché la situazione è regolata da norme ben precise e non è per nulla semplice. Qualsiasi proposta Zaia abbia in mente, la articoli e la presenti in conferenza Stato-Regioni, per trovare una linea condivisa. Oppure, secondo lui, un Covid-19 positivo in quarantena può ricevere in casa – senza problemi – presidente e scrutatore che spostano lì il seggio per fargli effettuare il voto a domicilio?».

«Tale evenienza, glielo ricordiamo, è permessa solo in casi di gravissima infermità, con persona non trasportabile o legata a macchinari salvavita. Va richiesta – ribadisce la consigliera M5S – con largo anticipo, corredata da certificazione medica rigorosa e attualmente i casi, che vengono affidati ai singoli seggi, non sono certo numerosi. Se adesso ampliamo la platea centuplicandola o più, con l’interrogativo di come mapparla, rischiamo il crash».

«Per una qualsiasi città – aggiunge la politica veneziana – passare da una decina di casi a qualche centinaio farebbe andare in tilt il meccanismo dell’ufficio elettorale e dei seggi, con dubbi irrisolvibili sulle modalità. Mandiamo in giro gli scrutatori bardati negli scafandri da terapia intensiva o bastano le tute del 118, a raccogliere i voti degli isolati per Covid? Come sapranno se, all’esatto momento del voto, il malato, asintomatico o meno, è ancora positivo? Tampone sul posto, con staff sanitario aggregato al convoglio?».

«Insomma – conclude Baldin – la questione del voto per i malati di Covid, o per le persone in quarantena, si potrebbe rivelare un gigantesco impaccio normativo e organizzativo, che Regione, Comuni e Governo dovranno, lo spero, affrontare al più presto. Per una volta con pragmaticità ed efficienza, ma senza battute alla cieca».

#BaldinM5s

martedì 28 luglio 2020


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

Tags : Coronaviruselezioni regionali
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