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MOGLIANO VENETO, FLASH MOB CONTRO INCENERITORE FUSINA, SERVIZIO TG RAI3 VENETO

snap erika baldin servizio rai flash mob mogliano inceneritore fusina – ridotto

Il telegiornale della sede Rai del Veneto ha dedicato un servizio (con una mia dichiarazione) al flash mob contro l’inceneritore di Fusina che si è svolto a Mogliano Veneto nel pomeriggio di martedì 9 giugno, a cui ho partecipato. Il mio impegno contro il progetto di ampliamento è cominciato anni fa, all’inizio della protesta, e resta immutato: io non mollo!

Il servizio è comparso nel Tg Rai3 Veneto del 10 giugno 2020 alle ore 14: clicca QUI


Qui il servizio del TgR Veneto caricato sul mio profilo Twitter:


FERMIAMO L’INCENERITORE DI FUSINA. IO NON MOLLO…

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-assessore-incontra-ministro-inversione-a-u-della-regione-effetto-della-gente-in-piazza-lettera-ufficiale-che-ammette-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/manifestazione-contro-inceneritore-fusina-nella-giornata-mondiale-dellambiente-sottolinea-il-rischio-che-corriamo-video/

http://www.erikabaldin.it/baldin-m5s-inceneritore-fusina-progetto-che-guarda-al-passato-ammessa-la-mia-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-ok-a-via-regionale-e-una-doppia-delusione-ma-non-mollo/

https://www.erikabaldin.it/ambiente-venezia-baldin-m5s-inceneritore-fusina-petizione-al-parlamento-europeo/ (Video con Eleonora Evi)


https://www.erikabaldin.it/emergenza-coronavirus-fusina-baldin-m5s-che-succede-al-progetto-del-nuovo-inceneritore-di-fusina-vista-lemergenza-pandemia/


https://www.erikabaldin.it/ambiente-baldin-m5s-fermiamo-liter-dellinceneritore-di-fusina-ho-coinvolto-il-ministero-per-la-via-nazionale/


https://www.erikabaldin.it/sullinceneritore-di-fusina-non-mollo-fermiamolo/

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AMBIENTE. BALDIN (M5S): LA GIORNATA DEGLI OCEANI RIGUARDA ANCHE IL MARE DEL VENETO. PROTEGGIAMOLO DALLA PLASTICA, COME CHIEDE IL MIO PROGETTO DI LEGGE

giornata oceani 2020

«La ‘Giornata degli Oceani’ riguarda anche le coste, le acque e le spiagge del Veneto. Ignorarlo sarebbe una sciocchezza colossale». Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, nell’occasione sottolinea l’allarme lanciato dal Wwf: ‘Solo 1,2% del Mediterraneo è protetto’.

«Il Green deal voluto dall’Unione Europea – osserva Baldin – passa anche dalla tutela delle nostre acque e del loro patrimonio di biodiversità, tra specie animali, fauna, paesaggi. Proprio in quest’ottica ricordo il mio progetto di legge regionale (Pdl n. 183, che approda in Prima commissione per l’esame della parte finanziaria) contro l’inquinamento della plastica in mare e nell’ambiente, che chiede lo stop della plastica “usa e getta”. Non dimentichiamo che i principali responsabili dell’inquinamento sono i prodotti in plastica monouso come posate, cotton fioc, piatti, cannucce, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini, che rappresentano il 70% dei rifiuti marini. Bisogna intervenire a livello regionale senza aspettare ancora, perché si tratta di un’emergenza su cui siamo già in clamoroso ritardo».

«Una maggiore tutela del nostro mare – aggiunge la consigliera veneziana – si traduce in tre vantaggi immediati, tra i molti. 1) Proteggiamo un ambiente delicato, in precario equilibrio tra lo sfruttamento economico e l’avvelenamento industriale. I pesci morti nei canali attorno a Malcontenta, dopo l’incendio della 3V Sigma, ce lo ricordano. 2) Sosteniamo il turismo, che viene avvantaggiato dalla bellezza e dalla salubrità delle nostre spiagge. Se applaudiamo quando arriva la bandiera blu perché significa più turisti, dobbiamo lottare per preservarla. 3) Anche se a prima vista non sembra, aiutiamo fortemente l’economia e l’occupazione del Veneto. Mari protetti e più in salute significano una ricostituzione più rapida e variegata degli stock ittici e degli habitat, che fornirebbero così maggiori risorse per sostenere il rilancio e la sopravvivenza della nostra marineria dopo le difficoltà del Covid-19».

Lunedì 8 giugno 2020

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EnergiaInquinamentoInterventi e video

MANIFESTAZIONE CONTRO INCENERITORE FUSINA NELLA GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE SOTTOLINEA IL RISCHIO CHE CORRIAMO. (VIDEO)

miniatura inceneritore fusina giornata ambiente

«Che la manifestazione contro l’ampliamento dell’inceneritore di Fusina si svolga nella giornata mondiale dell’ambiente sottolinea ancora di più il pericolo che corre il territorio e la salute dei cittadini veneziani. A maggior ragione dopo l’ok alla VIA regionale, resto fermamente contraria al progetto, e per questo oggi sarò a Marghera». Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, annuncia la sua partecipazione all’assemblea dei comitati: «Il mio impegno prosegue immutato e, dopo tutti gli atti presentati in Regione e le pressioni sul Ministero, annuncio che è stata ammessa la mia petizione al Parlamento Europeo, che ho presentato a metà aprile d’intesa con Eleonora Evi, europarlamentare M5S in commissione Ambiente. Attendiamo che prosegua il suo iter e possa approdare quanto prima alla discussione in aula».

«In una giornata come oggi – sottolinea Baldin – è inutile riempirsi la bocca con frasi retoriche, slogan pomposi su “Pianeta 2020” e poi rivolgere l’attenzione altrove. Perché l’impegno deve partire da qui. L’ambiente per cui lottare è proprio sotto casa, nella zona industriale delle retrovie di Marghera, che rischia di diventare una bomba ambientale, tra i veleni chimici delle industrie e le polveri sottili create dalla combustione dei rifiuti dell’inceneritore».

«Un business – conclude Baldin – che va contro l’orientamento dell’Europa. Nel Recovery Plan (il piano EU per la ripresa dopo la crisi causata dal Covid-19) si punta forte sulla transizione verso un’economia sostenibile, legata al green deal, tutelando il territorio e il patrimonio paesaggistico e culturale. L’esatto opposto rispetto all’idea dell’ampliamento, che marchia Venezia e la laguna con un timbro di arretratezza e inquinamento».

venerdì 5 giugno 2020


FERMIAMO L’INCENERITORE DI FUSINA. IO NON MOLLO…

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-assessore-incontra-ministro-inversione-a-u-della-regione-effetto-della-gente-in-piazza-lettera-ufficiale-che-ammette-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/manifestazione-contro-inceneritore-fusina-nella-giornata-mondiale-dellambiente-sottolinea-il-rischio-che-corriamo-video/

http://www.erikabaldin.it/baldin-m5s-inceneritore-fusina-progetto-che-guarda-al-passato-ammessa-la-mia-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-ok-a-via-regionale-e-una-doppia-delusione-ma-non-mollo/

https://www.erikabaldin.it/ambiente-venezia-baldin-m5s-inceneritore-fusina-petizione-al-parlamento-europeo/ (Video con Eleonora Evi)


https://www.erikabaldin.it/emergenza-coronavirus-fusina-baldin-m5s-che-succede-al-progetto-del-nuovo-inceneritore-di-fusina-vista-lemergenza-pandemia/


https://www.erikabaldin.it/ambiente-baldin-m5s-fermiamo-liter-dellinceneritore-di-fusina-ho-coinvolto-il-ministero-per-la-via-nazionale/


https://www.erikabaldin.it/sullinceneritore-di-fusina-non-mollo-fermiamolo/

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BALDIN (M5S): INCENERITORE FUSINA PROGETTO CHE GUARDA AL PASSATO. AMMESSA LA MIA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO

erika baldin – m5s inceneritore fusina petizione ammessa

«L’ho detto nelle scorse settimane e lo ribadisco adesso. A maggior ragione dopo l’ok alla VIA regionale, resto fermamente contraria all’ampliamento dell’inceneritore di Fusina. Non mollo e non mollerò. Per questo domani sarò in piazza Municipio a Marghera per partecipare all’assemblea dei comitati». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, annuncia la sua partecipazione alla manifestazione di venerdì 5 giugno alle ore 18,00: «Il mio impegno prosegue immutato e, dopo tutti gli atti presentati in Regione e le pressioni sul Ministero, posso annunciare che è stata ammessa la mia petizione al Parlamento Europeo, che ho presentato a metà aprile d’intesa con Eleonora Evi, europarlamentare M5S in commissione Ambiente. Attendiamo che prosegua il suo iter e possa approdare quanto prima alla discussione in aula».

«Quello di domani – prosegue Baldin – è un appuntamento per ribadire la contrarietà a un progetto miope e potenzialmente molto pericoloso per il nostro ambiente, che sembra voler portare indietro le lancette del tempo. Qui si punta ad accumulare rifiuti per bruciarli, senza chiarire i dubbi di comitati, cittadini e comuni. Mentre fuori dalle stanze di Veritas il mondo va in tutt’altra direzione».

«A Fusina – osserva Baldin – il fatto che nella massa trattata possano finire anche fanghi contaminati da Pfoa e Pfas sembra il gioco delle tre carte: appare e scompare senza mai un chiarimento definitivo. Attenzione, perché neppure i nuovi Pfas a “catena corta” (come è emerso dall’audizione dell’endocrinologo Foresta davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle Ecomafie, qualche giorno fa) sono innocui: danneggiano anch’essi l’organismo, come quelli vecchi. Quindi che nessuno ci propini verità preconfezionate su questo problema: servono dati, confronti pubblici e controlli indipendenti».

«Il business di Ecoprogetto non è in sintonia neppure con l’orientamento dell’Europa. Nel Recovery Plan (il piano EU per la ripresa dopo la crisi causata dal Covid-19) si punta forte sulla transizione verso un’economia sostenibile, legata al green deal, tutelando il territorio e il patrimonio paesaggistico e culturale. L’esatto opposto rispetto all’idea dell’ampliamento, che marchia Venezia e la laguna con un timbro di arretratezza e inquinamento».

giovedì 4 giugno 2020


Erika Baldin ed Eleonora Evi hanno realizzato un video congiunto sulla questione, lo puoi scaricare aprendo questo link: https://we.tl/t-Ws5bvQjQ4C


FERMIAMO L’INCENERITORE DI FUSINA. IO NON MOLLO…

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-assessore-incontra-ministro-inversione-a-u-della-regione-effetto-della-gente-in-piazza-lettera-ufficiale-che-ammette-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/manifestazione-contro-inceneritore-fusina-nella-giornata-mondiale-dellambiente-sottolinea-il-rischio-che-corriamo-video/

http://www.erikabaldin.it/baldin-m5s-inceneritore-fusina-progetto-che-guarda-al-passato-ammessa-la-mia-petizione-al-parlamento-europeo/

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https://www.erikabaldin.it/ambiente-venezia-baldin-m5s-inceneritore-fusina-petizione-al-parlamento-europeo/ (Video con Eleonora Evi)


https://www.erikabaldin.it/emergenza-coronavirus-fusina-baldin-m5s-che-succede-al-progetto-del-nuovo-inceneritore-di-fusina-vista-lemergenza-pandemia/


https://www.erikabaldin.it/ambiente-baldin-m5s-fermiamo-liter-dellinceneritore-di-fusina-ho-coinvolto-il-ministero-per-la-via-nazionale/


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DEPOSITO GPL. BALDIN (M5S): DOPO IL DOPPIO STOP, ZAIA BATTA UN COLPO. PER IL PORTO DI CHIOGGIA PUNTARE SU PESCA, TURISMO, DIPORTISTICA E COMMERCIO

erika baldin deposito gpl chioggia ridotta

«Il doppio no sulla prosecuzione dei lavori e sull’utilizzo della banchina è una buona notizia per i residenti di Chioggia, che speriamo si trasformi nel primo passo per rallentare prima, e frenare poi, l’iter dell’impianto». Lo afferma Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, accogliendo con soddisfazione i pronunciamenti del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Autorità di Sistema Portuale che bloccano le attività di Socogas.

«Fin dall’inizio – ribadisce la consigliera M5S – ho sempre dimostrato la mia ferma contrarietà a questo mega deposito. È un progetto che, per la sua natura, rischia di compromettere il già precario equilibrio ambientale della laguna di Chioggia, le sue potenzialità turistiche e la sicurezza dei cittadini. Un pericolo reale, come ha ben dimostrato il recente incendio alla 3V Sigma di Marghera. Quel rogo (e le sue conseguenze) ci ha dato l’immagine concreta di quello che potrebbe succedere anche a Chioggia, se qualcosa andasse storto nel sito da 9mila metri cubi di Gpl».

«È un fronte che mi vedrà impegnata con ogni mezzo, al fianco dell’amministrazione comunale e dei comitati – dice Baldin – purtroppo lasciati soli dalla Regione che, in questi anni, non si è mai vista. Zaia, solitamente iperattivo anche su questioni marginali, a Chioggia invece è desaparecido. Lo invito a battere un colpo su questa vicenda, per il bene e la salute dei cittadini».

«Il vero nodo da affrontare è quello sul futuro dell’infrastruttura marittima di Chioggia che, a mio modo di vedere, è da incardinare su pesca, turismo, diportistica e commercio. Va fatto un ragionamento articolato puntando su questi ambiti– conclude la politica veneziana – perché abbiamo un porto commerciale che va subito ampliato, anche per poter alleggerire la pressione turistica sul centro storico di Venezia. Per questo al porto chioggiotto va negato qualsiasi destino industriale, che rischia di trasformarlo in una bomba ambientale e lo metterebbe ai margini dello scenario socio-economico dei prossimi anni».

Mercoledì 3 giugno 2020


L’immagine usata è tratta da un video di Baldin davanti al deposito Gpl “incriminato”.


Sulla vicenda ecco qui sotto il video di Erika Baldin


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

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INCENERITORE FUSINA. BALDIN (M5S): OK A VIA REGIONALE È UNA DOPPIA DELUSIONE, MA NON MOLLO

flash mob inceneritore fusina

«Le “prescrizioni” non sono “decise” o indecise. Fissano delle soglie e hanno bisogno di cifre precise, non di aggettivi. Leggere queste parole, sulla comunicazione della Via regionale, aumenta lo sconcerto per una decisione improvvida, che va contro la tutela dell’ambiente in un territorio delicato come la Laguna di Venezia. Se accostiamo questo provvedimento alle immagini dell’incendio della 3V Sigma e alla quantità di pesci morti raccolti nei canali vicini, capiamo meglio la portata dell’errore potenziale che la Regione sta commettendo.». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle (al centro nella foto), sull’ok all’ampliamento dell’inceneritore di Fusina arrivato dalla Commissione regionale per la valutazione dell’impatto ambientale.

«Come rappresentante dei cittadini all’interno delle istituzioni – ribadisce la consigliera M5S – sono doppiamente delusa. La struttura regionale ha accelerato su questa decisione in piena emergenza Covid-19, quando non c’era nessuna ragione per farlo. Così facendo, visto lo stop ad ogni assemblea per la pandemia, ha sottratto il diritto di confronto ai cittadini. Comunque la si pensi sull’ampliamento, non è stata una bella pagina per la trasparenza nella presunta “casa di vetro” veneta».

«Ma sull’inceneritore, nonostante tutto, io non mollo – afferma Baldin – continuerò la mia battaglia a fianco dei comitati, appoggiando un’eventuale ricorso al Tar e auspicando che la mia petizione al Parlamento Europeo, presentata poche settimane fa , possa arrivare ad essere discussa in aula. Spero che, almeno a Strasburgo, le ragioni dei cittadini e della tutela dell’ambiente vengano ascoltate».

Venerdì 22 maggio 2020


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

FERMIAMO L’INCENERITORE DI FUSINA. IO NON MOLLO…

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http://www.erikabaldin.it/manifestazione-contro-inceneritore-fusina-nella-giornata-mondiale-dellambiente-sottolinea-il-rischio-che-corriamo-video/

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INCENDIO MARGHERA. BALDIN (M5S): “GRAVE INCIDENTE NELL’IMPIANTO CHIMICO 3V SIGMA A MARGHERA: LA REGIONE FACCIA LA PROPRIA PARTE”

fabbrica marghera

La mattina del 15 maggio si è verificata un’esplosione che ha innescato un incendio di vaste proporzioni nell’impianto chimico 3V Sigma in Via Malcontenta a Marghera.
“La colonna di fumo nero si è potuta vedere a chilometri di distanza – dichiara Erika Baldin, Consigliera regionale Movimento 5 Stelle Veneto – e i campionamenti e le analisi effettuate successivamente dall’ARPAV hanno riscontrato la presenza di sostanze altamente inquinanti, tanto da raccomandare di non raccogliere e consumare ortaggi!
Ho presentato una interrogazione alla Giunta regionale, per sapere quali iniziative intenda intraprendere, nell’ambito della propria competenza, per evitare che simili incidenti accadano ancora, e per far sì che la reazione delle autorità e l’informazione ai cittadini siano più tempestive ed efficaci, dotandosi – ad esempio – di un programma che in tempo reale segua le nuvole inquinanti in caso di incendi ed esplosioni e, in base al meteo, sappia individuare le aree di ricaduta per allertare correttamente la popolazione e prelevare campioni da analizzare. – continua Baldin –
La Regione faccia la propria parte. Si è trattato di un incidente annunciato viste le tante prese di posizione dei sindacati che denunciavano le carenze dello stabilimento a livello di sicurezza.”

Erika Baldin, Consigliera regionale Movimento 5 Stelle Veneto

(L’immagine è tratta dal sito web de La Nuova Venezia, gruppo Gelocal, che ringraziamo)

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MANIFESTAZIONE CONTRO INCENERITORE FUSINA, INTERVISTE SU RAI3 E ANTENNA TRE

erika baldin intervista rai inceneritore fusina

Oggi ho partecipato alla manifestazione, di fronte alla sede di Veritas, contro il progetto dell’ampliamento dell’inceneritore di Fusina.

Sono stata intervistata dal telegiornale della sede Rai del Veneto, in un servizio di Luca Colombo, e dal Tg Venezia di Antenna Tre in un pezzo di Cristian Arboit.

Li trovi anche nella pagina della rassegna stampa.

Sabato 16 maggio 2020

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VENEZIA. BALDIN E CAPPELLETTI (M5S): INCENDIO MARGHERA INCIDENTE ANNUNCIATO, È ORMAI NECESSARIA RICONVERSIONE GREEN DEL DISTRETTO INDUSTRIALE

incendio marghera

«Prima di tutto c’è la vicinanza ai lavoratori coinvolti nell’incendio, alle loro famiglie nel dramma che stanno vivendo dal punto di vista umano. Ma, subito dopo, non si può tacere la sensazione che questo sia un incidente annunciato, tali e tante erano state le prese di posizione dei sindacati che denunciavano le carenze dello stabilimento a livello di sicurezza». Lo dicono, in una nota congiunta sul rogo alla 3V Sigma Spa di Porto Marghera, Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle ed Enrico Cappelletti, il candidato M5S alla presidenza della Regione.

Proseguono Baldin e Cappelletti: «Nonostante i dolorosi insegnamenti degli anni passati, sembra che la chimica a Marghera non riesca mai a garantire la reale sicurezza per i lavoratori e, viste le dimensioni degli impianti e la vicinanza con i quartieri, nemmeno per gli abitanti. Sentire suonare le sirene di allarme e vedersi arrivare i messaggi che dicevano di stare chiusi in casa non è stato rassicurante. Apprezziamo, ma non ci consola, che la macchina dei soccorsi e del controllo sia scattata immediatamente: il nostro plauso al lavoro e al coraggio dei vigili del fuoco e dei tecnici coinvolti».

«Se questo vuole essere un segnale di come Venezia non deve affrontare la ripresa dopo il contagio – ribadiscono i due esponenti M5S – lo accogliamo in pieno. Pensiamo che questo tipo di attività industriale sia incompatibile con un territorio così unico. In poche ore si è rischiato un danno immenso all’ambiente e alla salute delle persone. La riconversione green di aree come questa è diventata un’esigenza improcrastinabile, che garantirà posti di lavoro e sicurezza».

«Il futuro di Venezia e della sua Laguna – concludono Baldin e Cappelletti – non passa per la chimica, che rischia – ad anni alterni – di far saltare in aria mezza Marghera, ma per una gestione nuova, dove ambiente, salute e lavoro si intreccino in un abbraccio virtuoso».

Venerdì 15 maggio 2020


L’immagine dell’incendio di Marghera è tratta dal TgR della sede Rai del Veneto, fornite dai Vigili del Fuoco


Aggiornamento. Qui sotto ecco come i giornali hanno riportato le mie dichiarazioni (che puoi vedere meglio nella pagina della rassegna stampa)

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BALDIN (M5S): INCENERITORE FUSINA, MINISTERO BOCCIA RICHIESTA VIA NAZIONALE. PROVO RAMMARICO MA NON MOLLO, TANTE DOMANDE ANCORA SENZA RISPOSTA

fusina inceneritore

«Attendevamo una risposta del Ministero sulla questione dell’autorizzazione Via nazionale per l’inceneritore di Fusina, ora l’abbiamo avuta. Con rammarico prendo atto che è negativa». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sulla nota ufficiale del Ministero dell’Ambiente, che respinge la richiesta dei comitati di far scattare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale nazionale al posto di quella regionale in essere. Il dirigente della Divisione II – Sistemi di valutazione ambientale, scrive che: “Sulla base di quanto sopra esposto, si ritiene che la modifica dell’alimentazione degli impianti indipendentemente dalla potenza degli stessi, nei termini illustrati dalla Società, comporti che il progetto non rientri nella categoria di opere soggette a verifica di assoggettabilità statale”.

«Accetto la comunicazione ministeriale – aggiunge la consigliera M5S – non posso fare altrimenti, ma non lascerò nulla di intentato. La mia azione sarà di supporto ai comitati ambientalisti e di continuo pungolo politico, seguendo passo passo gli atti ufficiali che ho compiuto in questi mesi».

«Anche se Veritas snocciola solo nozioni positive sulla bontà dell’ampliamento – ribadisce la consigliera M5S – nella realtà le cose non stanno proprio così. I dati sono controversi, e alcune questioni che ho infatti portato nella mia mozione in Regione, nell’ordine del giorno discusso nei comuni del veneziano e nella petizione che ho depositato al Parlamento Europeo sono ancora senza risposta. Tra cui il sovradimensionamento dell’impianto e il possibile uso di fanghi contaminati da PFOA e PFAS, tanto per citarne alcune».

martedì 28 aprile 2020

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