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CORONAVIRUS/TPL. BALDIN (M5S): AFFOLLAMENTO MEZZI TRASPORTO, SERVE ORGANIZZAZIONE E INNOVAZIONE, PER NON PENALIZZARE FASCE DEBOLI

Coronavirus/TPL. Baldin (M5S): affollamento mezzi trasporto, serve organizzazione e innovazione, per non penalizzare fasce deboli

«Che il punto debole della ripartenza sarebbe stato il trasporto pubblico, soprattutto su bus e vaporetti, lo avevamo detto. Ed eravamo in buona compagnia. Non è stato sufficiente il monitoraggio per evitare che, nelle fasce orarie di punta, il distanziamento sociale si trasformasse in una pia illusione.» Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle.

«Più che su un maggior numero di mezzi, appare indispensabile – prosegue Baldin – spingere in maniera decisa sull’organizzazione e la tecnologia, per spalmare gli utenti su più fasce orarie e gestire meglio l’offerta. Ci aspettiamo che la Regione, che sul Tpl ha molta voce in capitolo e altrettanta responsabilità, metta in campo ogni risorsa in tal senso. Dalle webcam sui mezzi per dare informazioni in anticipo sull’affollamento, alle app per le prenotazioni, alla nostra proposta di incentivare i servizi di trasporto “on demand”. Così alcune linee secondarie fornirebbero un trasporto “su appuntamento” e, in orari di bassa affluenza, i mezzi che spesso viaggiano semivuoti sarebbero spostati sui tragitti ad alto impatto, garantendo così una maggior frequenza e quindi permettendo un miglior distanziamento sociale».

«Se per la buona riuscita della riapertura ed evitare di ritornare al lockdown ci affidiamo, come sottolinea Zaia, alla buona volontà e al senso di responsabilità dei veneti – osserva la politica veneziana – dobbiamo metterli nelle condizioni di poterle esercitare, queste belle qualità, senza ammassarli su pochi mezzi di trasporto nelle ore di punta. Anche perché così si penalizzano gli utenti delle fasce sociali più deboli, che non possono andare a lavorare con un mezzo proprio».

«I veneti hanno tutto il diritto di recarsi al lavoro con il Tpl, senza mettere a repentaglio la sicurezza propria e quella altrui. Se vogliamo convivere con il virus – conclude Baldin – quella del trasporto pubblico è la prossima sfida da vincere».

martedì 5 maggio 2020

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CORONAVIRUS/VENETO. BALDIN (M5S): BENE CHE ORDINANZA ZAIA RESTI NEL PERIMETRO DEL DECRETO DEL GOVERNO, MA SERVE PIÙ ATTENZIONE PER IL NODO TPL

Coronavirus. Baldin (M5S): Reddito di Emergenza indispensabile anche in Veneto, lo dicono i dati dell’economia

«Apprezziamo molto che la nuova ordinanza regionale resti nell’alveo dei decreti governativi, e che lo sottolinei lo stesso Zaia. Il suo invito alla prudenza segue la nostra stessa linea: non abbassare la guardia sul rischio sanitario e non lascia passare il messaggio che domani sia un “liberi tutti”. Questo è il nostro modo di fare opposizione, non essere contro a prescindere e riconoscere quando si fa un lavoro positivo.». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sulla nuova ordinanza della Regione Veneto, che entrerà in vigore dalla mezzanotte tra domenica e lunedì e resterà in vigore fino al 18 maggio prossimo.

«Da domani il vero punto cruciale – afferma la consigliera M5S – sarà però il trasporto pubblico. Abbiamo la sensazione e il timore che, non tanto sui treni quanto sugli autobus, in alcune fasce orarie il distanziamento sociale diventi una pia illusione. La Regione, che sul Tpl ha molta voce in capitolo e altrettanta responsabilità, metta in campo ogni risorsa, economica e organizzativa, per sostenere le aziende territoriali. Attendere di vedere come va la faccenda, con tutta la buona volontà e i monitoraggi previsti, potrebbe non essere sufficiente».

«Appare indispensabile – osserva la politica veneziana – spingere in maniera decisa sulla tecnologia. Dalle webcam sui mezzi per dare informazioni in anticipo sull’affollamento, alle app sui telefonini per le prenotazioni, alla nostra proposta di incentivare molto di più i servizi di trasporto “on demand”. Così alcune linee secondarie fornirebbero un trasporto “su appuntamento” e, in orari di bassa affluenza, i mezzi che spesso viaggiano semivuoti sarebbero spostati sui tragitti ad alto impatto, garantendo così una maggior frequenza e quindi permettendo un miglior distanziamento sociale».

domenica 3 maggio 2020

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MOSE. BALDIN (M5S): ANCHE CHIOGGIA PAGA LA MANCANZA DI FONDI PER LE OPERE AMBIENTALI, E RESTANO I DUBBI SULLA GESTIONE FUTURA DELL’OPERA

piano europa mose

«Se l’audizione ha restituito più ombre che luci per Venezia, la situazione non cambia di una virgola per Chioggia». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, legge in “salsa chioggiotta” l’audizione in Consiglio regionale del commissario straordinario Elisabetta Spitz.

Prosegue Baldin: «Abbiamo avuto avuto l’assicurazione che il Mose nel prossimo autunno sarà operativo, seppur in modalità di “emergenza” dai 120 cm di marea. Le buone notizie per Chioggia si fermano qui, visto che la comunicata mancanza dei fondi necessari per completare le opere di mitigazione ambientale e il Piano Europa (che protegge habitat e specie animali nei siti Sic e nelle aree Zps) è uno smacco per il nostro territorio. Gli interventi previsti a protezione dell’ambiente nel litorale di Chioggia e nella zona circostante sono numerosi: vederli al palo lascia basiti. Sono messi in secondo piano da una gestione finanziaria che, dallo scandaloso degli anni scorsi, è passata al tormentato di oggi. Che il commissario si occupi delle lastre di vetro per la basilica di San Marco, affidando la “progettazione a uno studio di primaria rilevanza internazionale”, ma liquidi con un “no money no party” la salvaguardia del nostro ambiente, è gravissimo e sconfortante».

«Altro punto non chiarito? Non sapere chi gestirà il Mose in futuro, limitandosi a definirlo “soggetto pubblico”. Qui – osserva la consigliera M5S – la questione potrebbe riguardare anche il Comune di Chioggia, se gli enti locali saranno chiamati a farne parte. Il commissario non ha rivelato il budget previsto per la manutenzione annuale e nemmeno ha presentato studi di previsione sull’efficacia dell’impianto contro le acque alte eccezionali. Che tanto eccezionali, come abbiamo visto lo scorso novembre, non sono più».

«Avremmo voluto sapere – conclude la politica di Chioggia – se sia possibile uno scenario che vede il Mose entrare in funzione poche volte all’anno, con scarsa efficacia, ma con un alto costo per le nostre casse comunali, chiamate a finanziare una parte dei faraonici costi di manutenzione. In quel caso ci sarebbe un inaccettabile duplice costo per i cittadini, economico e ambientale, che respingiamo con forza».

Giovedì 30 aprile 2020

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TRASPORTO – BALDIN (M5S): “A QUANDO L’ELETTRIFICAZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA CHIOGGIA-ROVIGO?”

Trasporto – Baldin (M5S): “A quando l’elettrificazione della linea ferroviaria Chioggia-Rovigo?”

“Bene la delibera della società regionale Infrastrutture Venete Srl, sul bando per l’intervento di elettrificazione della linea Adria-Mestre, una delle linee ferroviarie del Veneto che necessita di interventi di riqualificazione, velocizzazione e messa in sicurezza”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, che informa: “Sono da sempre impegnata nel miglioramento dei collegamenti tra la città e l’area metropolitana, pertanto, chiedo risposte veloci e certe, sul futuro della linea ferroviaria di Chioggia-Rovigo”.

“Ricordo – osserva la consigliera – che anche la tratta Chioggia-Rovigo, necessita urgentemente di un intervento analogo, essendo al centro delle critiche dei pendolari per una serie di motivi: ritardi, disservizi e aumenti delle tariffe. Per cui, ho presentato oggi una interrogazione alla Giunta, per sapere quando sarà emanato un analogo bando per la realizzazione dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Chioggia-Rovigo. Anche questi lavoratori hanno diritto ad un servizio puntuale e performante”.

“Purtroppo – conclude Erika Baldin – da anni la tratta versa in condizioni di abbandono da parte della Regione, con continui ritardi e cancellazione improvvisa di treni, creando fortissimi disagi ai pendolari”.

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CORONAVIRUS/TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. BALDIN (M5S): IN VENETO DROPLET UTOPIA, SERVONO CONVENZIONI CON AZIENDE, APP PER AFFLUENZA E SERVIZI ON DEMAND

Coronavirus/Trasporto pubblico locale. Baldin (M5S): in Veneto droplet utopia, servono convenzioni con aziende, app per affluenza e servizi on demand

«Al tempo del Coronavirus il distanziamento sociale sui mezzi pubblici è spesso pura utopia. E invitare la gente a spostarsi a piedi o usare la macchina non aiuta chi non se lo può permettere». Così Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che prosegue: «La signora che fa le pulizie alla Giudecca ma abita a Martellago e comincia a lavorare alle cinque del mattino non può certo andare a piedi. Che le diciamo, di andare a nuoto con la mascherina?».

«La questione delle coperture finanziarie è decisiva – ribadisce la consigliera M5S – ma al momento la coperta appare irrimediabilmente corta. Con il lockdown c’è un crollo di biglietti venduti, il bilancio va ko e le corse si riducono. Così nelle ore di punta c’è troppa gente sui mezzi, e addio distanziamento. Un bel rebus, che va affrontato con l’innovazione, ma senza chiedere il solito aiuto a Roma».

«In punta di piedi mettiamo sul tavolo un paio di strade da imboccare, a basso costo. La prima – dice Baldin – è quella di incentivare al massimo la convenzione per trasporti dei dipendenti di grandi aziende, o di intere zone industriali, penso ad esempio alla Fincantieri di Marghera. Se centinaia di lavoratori usassero solo mezzi a loro riservati, negli orari di entrata e uscita studiati con Actv, si potrebbe tarare meglio la quantità di bus da usare, liberando così le corse normali per gli utenti che eviterebbero l’affollamento».

«La seconda via – osserva la politica veneziana – è di spingere in maniera decisa sulla tecnologia. Le aziende del Tpl veneto, in collaborazione con la Regione e le Università predispongano un’applicazione per smartphone dedicata che, oltre a dare informazioni su orari, ritardi e coincidenze (come fa, ad esempio, Trenitalia) tramite l’uso di webcam di sorveglianza sui mezzi (costano ormai pochi euro) fornisce informazioni in anticipo sull’affollamento del mezzo, aiutando l’utente nella scelta e l’azienda nella logistica. Il digital e i telefonini possono anche essere usati per incentivare molto di più i servizi di trasporto on demand. Così alcune linee secondarie fornirebbero un trasporto “su appuntamento” e, in orari di bassa affluenza, i mezzi che ora viaggiano semivuoti sarebbero spostati sui tragitti ad alto impatto, garantendo così una maggior frequenza e quindi permettendo un miglior distanziamento sociale».

mercoledì 15 aprile 2020


L’immagine è tratta dal sito web de Il Messaggero, che ringraziamo

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CORONAVIRUS/TPL. BALDIN (M5S): INTERROGAZIONE IN REGIONE SU TAGLIO CIG BUSITALIA. CASSINTEGRATI DI SERIE B, NON CI STIAMO.

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«Se è vero che, come mi hanno comunicato rappresentanti dei sindacati di categoria, mentre i dipendenti Fs in cassa integrazione percepiscono lo stipendio intero, i loro colleghi di Busitalia si vedono tagliare il 20% della busta paga, allora non ci stiamo». Lo dice, in una nota, Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, sulla sforbiciata dell’integrazione alla Cig.

«Quindi – prosegue la consigliera M5S – ho chiesto, con un’interrogazione a risposta immediata, all’assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti che faccia chiarezza sulla vicenda, metta in atto un’adeguata moral suasion presso i vertici di Busitalia e tutti i passaggi nella sua disponibilità per costringere l’azienda di trasporto pubblico su gomma a fare marcia indietro, e parificare gli stipendi dei lavoratori che l’emergenza Coronavirus ha costretto a mettere in cassa integrazione con quelli della casa madre Fs».

«Non può passare il messaggio che – conclude la politica di Chioggia – nello stesso comparto, e per lavoratori appartenenti allo stesso gruppo ( Busitalia è interamente partecipata dalla holding di Ferrovie dello Stato) ci siano cassintegrati di serie A e di serie B. Busitalia è uno dei vettori di trasporto pubblico locale più importanti del Veneto, e la tutela dei nostri lavoratori va portata avanti insieme con quella della salute, in questo difficile momento».

6 aprile


L’immagine è tratta dal sito web del Mattino di Padova, che ringraziamo

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MOSE. BALDIN (M5S): BENE TEST SOLLEVAMENTO A CHIOGGIA, INDISPENSABILE CHE FUNZIONI AL PIÙ PRESTO

Mose. Baldin (M5S): bene test sollevamento a Chioggia, indispensabile che funzioni al più presto

«A Genova il cantiere del ponte Morandi è rimasto in funzione anche in piena pandemia, perché è un’opera fondamentale per il Paese. Lo è anche il Mose. Quindi ben venga il test di oggi alla bocca di porto di Chioggia». Così Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, sui test di sollevamento dell’opera idraulica lagunare, che prevedono che le 18 dighe mobili di Chioggia vengano alzate metà per volta, il 31 marzo e il primo aprile.

«Inutile attendere ancora – prosegue Baldin – qua c’è da correre, invece. Le prove sono indispensabili, come lo è il completamento entro la data stabilita del 31 dicembre 2021 del cantiere del Mose, che dovrà finalmente proteggere Venezia e Chioggia dalle maree eccezionali».

«La ferita dell’ultima, terribile “acqua granda” è ancora aperta – dice la consigliera M5S – e senza il sistema in funzione rischiamo che questo inverno si ripeta la stessa catastrofe dello scorso novembre. Quindi le prove servono, seppur in un momento difficile come questo. Poniamo comunque la questione delle dotazioni di sicurezza per gli addetti: auspichiamo ci sia la massima attenzione e tutte le protezioni previste contro il Covid-19».

«I test di oggi e domani – conclude Baldin – sono il primo passo per arrivare alla piena operatività del Mose, un traguardo che la popolazione e il tessuto economico veneziano attendono con impazienza da troppo tempo».

Nb: l’immagine delle paratoie è tratta dal sito web de La Nuova Venezia

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SOSPENSIONE DEI CANONI PER LE AZIENDE PORTUALI. BALDIN (M5S): “AIUTARE IN TUTTI I MODI CHI LAVORA PER IL SOSTENTAMENTO DELLA COLLETTIVITA’”

porto chioggia

Tra le tante realtà produttive che in questo difficilissimo momento continuano a lavorare a beneficio della collettività anche le aziende concessionarie dei porti di Venezia e di Chioggia stanno dimostrando il loro impegno quotidiano.

L’arrivo e lo smistamento di merci necessarie e l’attività logistica conseguente sono un pilastro di questa “resistenza quotidiana”.
Indispensabile quindi un sostegno mirato: in questo senso è importante la circolare dell’Autorità di sistema portuale che comunica la possibilità di sospendere il pagamento dei canoni demaniali fino al 30 settembre. Si tratta di un provvedimento importante a sostegno delle imprese che in queste settimane hanno a che fare da un lato con la diminuzione dei flussi di lavoro, dall’altro perfino con un aumento dei costi per la messa in sicurezza dei lavoratori.

Si tratta di un segnale forte che parte dal Governo, passa dagli amministratori pubblici e arriva alle oltre 1.200 aziende tra Verona e Chioggia che impiegano 21.000 lavoratori diretti o nella filiera.

Erika Baldin, Consigliera regionale Movimento 5 Stelle Veneto

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Comunicati stampaInfrastrutture e trasportiInterventi e video

Coronavirus. Baldin (M5S): garantire ai pendolari bus e treni in condizioni di sicurezza

Coronavirus. Baldin (M5S): garantire ai pendolari bus e treni in condizioni di sicurezza

«In questo periodo non è ammissibile vedere i mezzi pubblici con gente ammassata». Lo dice Erika Baldin , consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle.

«La Regione Veneto – prosegue Baldin – faccia in modo che, specialmente nelle ore di punta dei pendolari, ci siano un numero sufficiente di bus e treni per permettere alle persone che si devono spostare, per ragioni di lavoro o necessità, di farlo in condizioni di assoluta sicurezza».

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Mobilità accessibile: i mezzi ACTV non sempre sono in regola

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Sono all’ordine del giorno le segnalazioni di disagi gravi da parte di disabili e anziani, utenti dei servizi di trasporto ACTV.

Spesso i mezzi in circolazione nelle tratte urbane, anche a Chioggia e Sottomarina, sono privi della pedana meccanica per la salita e la discesa delle carrozzine , costringendo quindi persone in necessità (anche anziane) a lunghi percorsi a piedi o all’attesa della corsa successiva.

Peccato, perché un’ispezione di Village for All, marchio di qualità internazionale per la mobilità accessibile, ha validato le strutture di ATVO nel Veneto orientale, a Piazzale Roma e a Mestre in quanto idonee all’accoglienza e al sicuro trasporto di persone con disabilità: sarebbe stato bello poter vantare un’intero sistema di trasporto pubblico efficiente e moderno.

Baldin chiede quindi ad ACTV di intervenire nel parco autobus nei depositi dell’azienda, per dotarli tutti dei dispositivi automatici in questione.

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