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ARRIVA VENETO CEDUTA DA DEUTSCHE BAHN A UN FONDO INTERNAZIONALE: CHIEDO GARANZIE PER IL PERSONALE E L’UTENZA DELLE LINEE 80, 85, 87 TRA SOTTOMARINA E VENEZIA

Venezia, 14 novembre 2023 – Addio Deutsche Bahn, gli autobus di Arriva Veneto saranno gestiti dal fondo americano I Squared. Nel 2024, quindi, l’impresa ferroviaria tedesca rimarrà attiva solo per i trasporti via rotaia, dismettendo così la rete di Arriva con le sue filiali in dieci mercati europei, tra cui il nord Italia. La conferma, avuta nella seconda metà di ottobre, riguarda anche l’area metropolitana a sud di Venezia: da oltre cinque anni, infatti, i bus di Arriva Veneto (che rimarrà titolare del servizio) collegano il capoluogo a Sottomarina tramite le linee 80, 85, 87 previo contratto con la Città Metropolitana.

La circostanza ha indotto la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, a depositare un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta veneta, volta a conoscere quali azioni essa intenda perseguire al fine di mantenere la continuità lavorativa al personale, scongiurare lo scadimento delle tutele per le lavoratrici e i lavoratori, quindi garantire servizi di qualità all’utenza. «Operazioni come questa -commenta la consigliera- non di rado portano con sé il rischio che le società siano considerate come scatole vuote, ovvero meri prodotti finanziari, e non realtà costituite da persone che lavorano e al servizio di persone che devono viaggiare».

Baldin ritiene essenziale la supervisione di tutti gli enti portatori di interessi: «Tra essi -specifica la coordinatrice metropolitana del M5S- figura necessariamente la Regione del Veneto, in quanto la legge regionale 25 del 1998 disciplina il trasporto pubblico locale e riconosce l’obiettivo di svilupparne e migliorarne il sistema nel proprio territorio, promuovendo interventi volti a coordinare le modalità di fruizione del servizio e a integrare le relative infrastrutture». Nessun allarme preventivo per chi ogni giorno conduce i mezzi o se ne serve: «Solo un atto dovuto -conclude Erika Baldin- per prevenire eventuali e spiacevoli incongruenze, dismissioni, incomprensioni. E sempre nell’interesse di chi lavora e di chi viaggia».

erika baldin: