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Zaia e Brugnaro prendano atto: sulla separazione tra Venezia e Mestre la parola deve andare ai cittadini

Dunque il Consiglio di Stato, smentendo la precedente risoluzione del TAR del Veneto datata 14 agosto 2018, ha deciso che il quinto referendum per la separazione tra Venezia e la terraferma.

Una vittoria netta e che finalmente non può essere più messa in discussione da parte dei comitati promotori: ora la giunta Zaia convochi immediatamente i comizi elettorali.

Per noi del Movimento 5 Stelle quando si affermano i princìpi della democrazia diretta è sempre un bel giorno. In questo caso è giusto che decidano i veneziani, i mestrini, gli abitanti delle altre municipalità se istituire (o meno) entità autonome rafforzate e magari uno statuto speciale per la città d’acqua e la laguna, i cui problemi non possono essere assimilati a quelli di alcun altro luogo. Con la pronuncia del Consiglio di Stato viene anche sconfitto chi ha fatto di tutto per impedire lo svolgersi di questa consultazione. Il riferimento è chiaramente al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

Lui e Zaia hanno fatto di tutto per tappare la bocca ai cittadini, più di 10mila persone hanno chiesto un referendum e finalmente potranno esprimersi.

Un gruppo di indomiti cittadini ha avuto la meglio contro la Regione che ha provato a bloccare questo percorso di democrazia. Questa sentenza è il simbolo dei veneziani che si ribellano all’arroganza della politica che vuole tappargli la bocca e decidere per loro.
Immediatamente deve essere fissata la data, la politica tolga i bastoni tra le ruote della comunità veneziana.
Io per primo ho portato in aula la richiesta per questo referendum, la democrazia diretta deve essere un faro sempre!

Il M5S comunque non ha dato indicazioni di voto per il referendum dell’autonomia veneziana. Non mettiamo cappello sulla sovranità popolare ma a chi ne ha diritto chiediamo di informarsi, decidere e andare a votare in massa.

erika baldin: