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UN ALTRO GIOVANE MORTO AL PRIMO GIORNO DI LAVORO, A VENEZIA BOOM DI INFORTUNI (E POCHI TECNICI SPISAL)

Helmet placed on the tool after work

Venezia, 10 febbraio 2023 – «Morire a trent’anni il primo giorno di lavoro in un magazzino è inaccettabile. Per quanto ancora potremo tollerare questo orrore? Il Veneto è tra le poche regioni in cui nel 2022 i morti sul lavoro sono aumentati invece che diminuire e nel Veneziano le denunce d’infortunio all’Inail sono schizzate da 11.334 nel 2021 a 15.229 nel 2022, con un aumento del +34%». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, che esprime «solidarietà ai familiari e ai colleghi di Marian Nicolae Holban, deceduto dopo alcuni giorni passati a lottare tra la vita e la morte».

«Saranno la procura e lo Spisal ad accertare la dinamica dei fatti, anche se nulla potrà cancellare il dolore e la rabbia per l’ennesima morte in un luogo di lavoro. Viene da chiedersi poi il perché di tanti infortuni nel primo giorno di lavoro, forse molti di quei lavoratori erano già in servizio ma senza regolare contratto», chiosa Baldin e prosegue: «A Venezia nel 2022 secondo gli Open Data INAIL sono morti 22 lavoratori, quattro in più dell’anno precedente. La Regione Veneto, con il Patto per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, si era impegnata a rafforzare gli organici degli Spisal: tuttavia a livello regionale mancano ancora almeno un centinaio di professionisti. Sarebbe questa una Regione che investe nella sicurezza per il lavoro?», chiede la consigliera regionale.

«Secondo gli ultimi dati disponibili e aggiornati al 30 novembre 2022, il personale in servizio nello Spisal di Venezia è fermo a 41 unità, quando la richiesta di personale da parte dell’Ulss 3 Serenissima è di 69 unità e il fabbisogno autorizzato dalla Regione è di 55. Ancora peggio nell’Ulss 4 Veneto orientale, dove tra medici, infermieri e tecnici della prevenzione, i professionisti sono soltanto 12 a fronte di una richiesta complessiva più che doppia, pari a 25, e di un fabbisogno di 18 unità autorizzato dalla Regione. Senza il personale è difficile fare i controlli e investire in prevenzione», conclude Baldin, citando i dati ottenuti con una sua recente richiesta di accesso agli atti.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

erika baldin: