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«Un enorme “in bocca al lupo” a tutti i bambini e ragazzi che tornano in aula domani, e un grazie sentito al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, come promesso, viene a inaugurare l’anno scolastico più delicato degli ultimi decenni nella nostra terra, a Vo’».

Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, che prosegue: «Una giornata emozionante, ma complicata sotto molti aspetti tra cui, temiamo, il fronte dei trasporti».

« Domani, e per tutte le prime settimane, il rientro a scuola causerà, a catena, altre problematiche – ribadisce la consigliera M5S – basti pensare agli abbonamenti per studenti che, vuoi per paura, vuoi per i ritardi nella concessione dei voucher-rimborso, sono crollati. Probabile quindi che, nella fase iniziale, molte famiglie accompagnino i figli a scuole con le auto private, con immaginabili conseguenze sul traffico tra code, ingorghi e parcheggi creativi».

«Vediamo aziende di trasporto che lamentano il mancato coordinamento con le scuole, che gestiscono orari di entrata e uscita in autonomia – aggiunge la politica veneziana – con prevedibili resse sui bus, ritardi, raffiche di corse bis implorate e impossibili da allestire. Ci sono poi gli autisti, che si trovano costretti a contare quante persone salgono, quante scendono, quante restano a terra alle fermate e che devono prendersi la responsabilità di tirar dritto quando il bus ha raggiunto la capienza. Tutto questo, tra incertezze e distinguo, salta fuori solo il giorno prima del via alle lezioni. Assurdo».

«Sono mesi che continuo a chiedere alla Regione – conclude Baldin – una forte attività di coordinamento, per tentare di evitare proprio il delirio-TPL dei primi giorni di scuola. Perché non si sono messi a confronto comuni, aziende di trasporto, istituti scolastici e categorie, per trovare – e provare – meccanismi, orari e gestione di mezzi (anche con l’introduzione della telematica) che garantiscano il funzionamento del trasporto pubblico, nonché l’elasticità necessaria ad evitare il collasso? Solo la Regione poteva farlo. Invece sono rimasti per settimane intere a baloccarsi con i numeri della capienza e lamentandosi a vuoto contro il governo. Ma si sapeva che il problema esisteva comunque, 100% o 80%, e che andava gestito con stress test e preparazione. Ora invece scivoliamo impreparati verso l’emergenza, e le soluzioni verranno tentate domattina con l’acqua alla gola, come al solito».

domenica 13 settembre 2020

#BaldinM5s

Tags : CoronavirusTrasporto pubblico
erika baldin

The author erika baldin

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