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Referendum trivelle, M5s: “No al bavaglio dell’Agcom per la campagna informativa. Facciamo pressione sul presidente dell’authority”

Civitanova Marche, Italia ? In azione contro le trivelle in Adriatico. ANSA/ Matt Kemp/ Greenpeace +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Una comunicazione dell’Agcom invita le Regioni a non utilizzare mezzi e logo dell’istituzione per la campagna referendaria in ossequio a quanto previsto dalla legge numero 28 del 2000

I consiglieri regionali del M5s Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco e Simone Scarabel protestano: “Non accettiamo bavagli dall’authority e dal governo. Già la negazione dell’election day, che costerà ai cittadini 300 milioni di euro e favorirà l’astensionismo, nella direzione antidemocratica cara a Renzi, sono troppo.”

Il componente della commissione ambiente per i 5 stelle, Brusco, aggiunge: “Ricordiamo che la maggioranza in Consiglio veneto ha approvato una mozione del M5s proprio per impegnare la giunta ad effettuare una campagna informativa sul referendum. Questo dà la cifra di quanto riteniamo fondamentale il supporto della comunicazione istituzionale per informare i cittadini su questo importante referendum”.

Alcune Regioni che supportano il No alle trivelle hanno chiesto un appuntamento urgente al presidente dell’Autorità, Cardan. “Ci uniamo alla pressione nei confronti del presidente dell’authority. La faremo coi nostri mezzi dentro e fuori dal palazzo. Anche sulla rete, che già in molte occasioni ha sortito un effetto benefico in favore dell’informazione e contro la censura” – concludono i consiglieri.

erika baldin: