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Porto Marghera. Baldin (M5S): «Cracking Eni, Regione sia in campo per alternativa sostenibile». Presentata interrogazione sottoscritta da tutta la minoranza in consiglio regionale

Venezia, 18 marzo 2021 – «L’annuncio della chiusura dell’impianto di cracking di Versalis, in assenza di garanzie certe per un rilancio di Porto Marghera nel segno della riconversione ecologica, pone una serie di questioni: in primis per i 400 dipendenti, che con gli indiretti diventano oltre mille lavoratori. Più in generale, per Venezia che rischia di subire un lento processo di desertificazione industriale. Sia chiaro fin da subito che la sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella sociale».

Così la consigliera regionale Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), che nella giornata di oggi ha depositato un’interrogazione, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari di minoranza, chiedendo alla Giunta regionale di intervenire a garanzia del futuro dei lavoratori e di farsi promotrice nelle sedi istituzionali competenti di una rapida e concreta riconversione ecologica del Petrolchimico di Marghera.

«Sono convinta che il futuro di Porto Marghera sia la chimica verde, ma è chiaro che i sindacati hanno ragione quando sottolineano che finora da Eni sono arrivati molti annunci in tal senso ma poco di concreto. Serve un piano industriale dettagliato all’altezza in grado di affrontare la sfida della riconversione ecologica, nel concreto e con tempistiche certe», aggiunge Baldin. «La Regione può giocare un ruolo decisivo, dialogando col governo nella partita del Recovery Plan che costituisce un’opportunità straordinaria per ripensare Porto Marghera nel segno dello sviluppo sostenibile dal punto visto ambientale, economico e sociale».

Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), consigliera regionale

Tags : Consiglio regionale VenetocrackingEniMargherarecovery planVenetoVenezia
erika baldin

The author erika baldin

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